Calo generale dei noli container, ma non sulla rotta Shanghai – Genova
Dopo mesi di crescita ininterrotta e infine solo poche settimane di stallo, per l’andamento globale dei noli container potrebbe essersi aperta una nuova fase, dai contorni però ancora incerti. L’ultima rilevazione di Drewry riferisce infatti di un calo del 2,2% delle tariffe medie globali per gli invii di container da 40′ (per un importo finale […]
Dopo mesi di crescita ininterrotta e infine solo poche settimane di stallo, per l’andamento globale dei noli container potrebbe essersi aperta una nuova fase, dai contorni però ancora incerti.
L’ultima rilevazione di Drewry riferisce infatti di un calo del 2,2% delle tariffe medie globali per gli invii di container da 40′ (per un importo finale di 10.129 dollari), il primo da molto tempo a questa parte se si eccettua un decremento dello 0,2% rilevato la scorsa settimana. Il dato nasconde andamenti però piuttosto differenti sulle varie rotte analizzate, con una spaccatura tra quelle che dall’Asia portano in Europa e quelle che dallo stesso continente si dirigono verso gli Stati Uniti.
Dopo alcune settimane stagnanti, le tariffe per la tratta Shanghai – Genova sono tornate infatti a salire (dell’1%), portando quindi il costo di una spedizione al nuovo record di 13.765 dollari. A crescere negli ultimi sette giorni sono state anche le tariffe per le spedizioni dalla città asiatica verso Rotterdam (+2%, 14.807 dollari), mentre quasi tutte le altre rotte analizzate hanno subito cali anche molto consistenti.
Il maggiore (-8%) è rilevato da Drewry sulla tratta Shanghai – Los Angeles, che nel giro di una settimana ha ‘perso’ quasi 1.000 dollari, passando da un costo di 12.172 a uno di 11.173 dollari per l’invio di un box da 40′. Un andamento simile, seppur più attenuato, è quello riscontrato per la rotta Shanghai – New York, che da 15.849 dollari è sceso ora a 15.110 (-5%).
Rispetto all’andamento dei costi degli invii di container dalla Cina agli Stati Uniti, va detto che solo pochi giorni fa Caixin Global ha iniziato a parlare di un loro ‘crollo’, che in particolare sarebbe il frutto della crisi energetica che sta colpendo il paese asiatico. Nel tentativo di limitare i danni Pechino ha infatti deciso di razionare la corrente, obbligando tra le altre cose diverse fabbriche a limitare i giorni di attività durante la settimana o stabilendo tetti ai consumi, e quindi a ridurre la produzione e infine le esportazioni. Una azione che secondo la testata cinese avrebbe già provocato appunto un effetto sui noli per le spedizioni via container verso gli Stati Uniti. Un dirigente di una società di trasporti di Shanghai in particolare ha riferito di avere osservato tariffe quasi dimezzate nell’ultima settimana per invii verso la costa ovest (da 15mila a circa 8mila dollari), mentre per rotte verso la East Coast nello stesso intervallo si sarebbe passati da 20mila a circa 15mila dollari.
Tornando a Drewry, l’ultimo report della società evidenzia infine una situazione immutata (0%) sulla rotta Rotterdam – New York (per 6.209 dollari) e un lieve aumento quella in direzione inversa (+1%, 1.116 dollari), mentre la previsione per la prossima settimana è di stabilità dei prezzi.
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