Per il futuro Grimaldi scommette su ammoniaca, risparmio energetico e navi con maggiore capacità
Valencia (Spagna) – Ammortamenti ‘accelerati’, maggiore efficienza, 220 progetti per 600 milioni di euro e nuove navi porta auto con capacità raddoppiata: sono questi alcuni dei pilastri della strategia del Gruppo Grimaldi in materia di sostenibilità ed efficienza del trasporto marittimo. Come di consueto una delle sessioni della XXIV Euromed Convention in corso a Valencia, […]
Valencia (Spagna) – Ammortamenti ‘accelerati’, maggiore efficienza, 220 progetti per 600 milioni di euro e nuove navi porta auto con capacità raddoppiata: sono questi alcuni dei pilastri della strategia del Gruppo Grimaldi in materia di sostenibilità ed efficienza del trasporto marittimo. Come di consueto una delle sessioni della XXIV Euromed Convention in corso a Valencia, in Spagna, è stata dedicata alla “Decarbonizzazione della maritime industry europea” e nell’occasione l’amministratore delegato del gruppo, Emanuele Grimaldi, ha parlato di una nuova iniziativa avviata in banchina a Valencia ribattezzata H2 Ports per sperimentare l’idrogeno nei terminal e, oltre a ciò, ha ricordato i circa 600 milioni investiti per pitture siliconiche, bollicine sotto gli scafi delle navi, sostituzioni delle eliche, batterie a bordo, nuove navi con maggiore capacità e altri interventi.
Parlando di propulsione navale secondo l’armatore partenopeo “l’ammoniaca sarà la soluzione per il futuro” ma, ha anche precisato come appaia indispensabile “iniziare a produrre energia elettrica pulita, che sia green o blue ammonia oppure green o blue idrogeno”. Detto ciò, concorda con Ugo Salerno, amministratore delegato e presidente del Rina, a proposito del fatto che “la vera sfida sarà consumare meno energia”.
“Dobbiamo accelerare il rinnovamento del naviglio e la transizione ma è necessario che tutta la community investa in questa direzione” ha proseguito l’esperto armatore napoletano, ricordando che “se viene impiegata una nuova nave con propulsione elettrica ma l’energia fornita viene prodotta dal carbone non abbiamo risolto nulla”.
Su quale sarà il carburante ‘di domani’ per le navi, Emanuele Grimaldi sembra non avere dubbi: “L’ammoniaca sarà la soluzione per il futuro secondo me”. La vera rivoluzione per il gruppo, però, sarà l’efficienza e il risparmio energetico: “Il nostro progetto di nuove car carrier che ci apprestiamo a ordinare ci consentirà di trasportare con 5 navi quello che prima imbarcavamo su 10 e questo si traduce in un aumento dell’efficienza del 50%”.
Nicola Capuzzo
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