Green Ports: Ravenna vuole un’imbarcazione ‘eco’ per l’antinquinamento in porto
Nell’ambito del progetto Green Ports del Pnrr, l’AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale ha avviato una consultazione di mercato per la fornitura di una imbarcazione che possa effettuare servizi di antinquinamento nel porto di Ravenna, in grado sia di agire per contenere eventuali sversamenti di idrocarburi sia di raccogliere il cosiddetto marine litter, ovvero i […]
Nell’ambito del progetto Green Ports del Pnrr, l’AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale ha avviato una consultazione di mercato per la fornitura di una imbarcazione che possa effettuare servizi di antinquinamento nel porto di Ravenna, in grado sia di agire per contenere eventuali sversamenti di idrocarburi sia di raccogliere il cosiddetto marine litter, ovvero i materiali di scarto che restano a galleggiare in superficie.
Caratteristica più interessante della ricerca è però quella legata alla propulsione del mezzo, che – in linea appunto con i principi del Pnrr in particolare del progetto Green Ports – dovrà avvenire “con elettricità o idrogeno”. In caso di più manifestazioni di interesse, l’ente ha spiegato che selezionerà quella con il “maggior livello di innovazione e versatilità, oltre al minor valore di emissioni in atmosfera”, la quale sarà appunto candidata nell’ambito Green Ports, che come già visto si propone di finanziare “interventi per l’efficientamento energetico, la riduzione delle emissioni di CO2 e di altre emissioni inquinanti nei porti” con una dotazione di 270 milioni di euro.
Piuttosto esteso l’orizzonte temporale per la fornitura, che è prevista entro il dicembre 2025. Per il resto, l’AdSP ha chiarito che l’imbarcazione in questione -la cui realizzazione è subordinata all’ottenimento del finanziamento – dovrà operare in bassi fondali (fino a 1,5 metri di profondità) e poter raggiungere spazi difficilmente accessibili con una autonomia di almeno 8 ore.
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