Sarda Bunkers prova a espandersi a nord, mentre Civitavecchia punta sulle onde
Non c’è solo l’Adriatico fra le mire espansionistiche di Sarda Bunkers, società del Gruppo Garolla specializzata nel bunkeraggio portuale. La Capitaneria di Porto di Gaeta, infatti, ha appena pubblicato un’istanza ricevuta dalla compagnia partenopea, che ha chiesto di poter esercitare il servizio a mezzo bettolina per una durata di 10 anni, similmente a quanto fatto […]
Non c’è solo l’Adriatico fra le mire espansionistiche di Sarda Bunkers, società del Gruppo Garolla specializzata nel bunkeraggio portuale.
La Capitaneria di Porto di Gaeta, infatti, ha appena pubblicato un’istanza ricevuta dalla compagnia partenopea, che ha chiesto di poter esercitare il servizio a mezzo bettolina per una durata di 10 anni, similmente a quanto fatto pochi mesi fa a Bari. Per Sarda Bunkers, che nel 2020 ha consolidato la crescita maturata negli anni precedenti (il bilancio evidenzia 5,5 milioni di euro di fatturato, 285mila di utile, acquisizione di una quinta bettolina, la Borea), si tratterebbe della seconda espansione fuori regione, dal momento che i porti serviti sono quelli di Napoli e Salerno oltre ad alcuni scali minori campani.
Intanto, restando nei porti laziali, a Civitavecchia si fa concreto un progetto allo studio da anni da parte della locale Autorità di Sistema Portuale. La società marchigiana Artemio Energia, infatti, ha appena presentato un’istanza quadriennale per poter installare sul prolungamento antemurale Cristoforo Colombo dello scalo un impianto per lo sfruttamento energetico del moto ondoso.
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