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Crociere: nel 2021 l’Italia con 2,7 milioni di passeggeri torna leader nel Mediterraneo
Secondo le proiezioni di Risposte Turismo, a fine 2021 il traffico crocieristico nei porti italiani raggiungerà i 2,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), con una crescita del 325% sui 645mila passeggeri movimentati nel 2020 in piena emergenza sanitaria Covid-19. Un risultato frutto soprattutto di una buona stagione estiva e delle attese sulla […]
Secondo le proiezioni di Risposte Turismo, a fine 2021 il traffico crocieristico nei porti italiani raggiungerà i 2,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), con una crescita del 325% sui 645mila passeggeri movimentati nel 2020 in piena emergenza sanitaria Covid-19.
Un risultato frutto soprattutto di una buona stagione estiva e delle attese sulla chiusura del secondo semestre che riporterà il traffico crocieristico ai valori del 2001 dopo la caduta ai valori del 1993 registrata nel 2020, ma che è ancora molto lontano dal record storico del 2019 (oltre 12 milioni di passeggeri movimentati).
Queste prime proiezioni sono emerse alla presentazione della decima edizione di Italian Cruise Day, il forum itinerante annuale di riferimento per il comparto crocieristico ideato e organizzato dalla società di ricerca e consulenza Risposte Turismo in programma a Savona il 29 ottobre prossimo.
Il forum si aprirà con la presentazione della nuova edizione di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo contenente i dati più aggiornati e rilevanti sul comparto crocieristico in Italia e non solo.
Le prime anticipazioni sulla ricerca dicono che nel triennio 2022-2024 sono in programma in Italia oltre 821 milioni di euro di investimenti portuali sulla crocieristica, di cui 258 milioni di euro nell’area delle infrastrutture (31,4%), 231 milioni di euro per interventi di dragaggio (pari al 28,2%) e 210 milioni di euro per nuove strutture e terminal crociere (il 25,7%). Per la prima volta superano la doppia cifra sul totale gli investimenti specifici riconducibili alle tematiche ambientali (oltre 107 milioni di euro, il 13,1%) mentre pesano meno del 2% le altre voci. A livello geografico, il report di Risposte Turismo evidenzia investimenti significativi programmati da nord a sud, dal Mar Tirreno all’Adriatico. La Spezia, Brindisi, Trapani, Porto Empedocle e Venezia sono i porti che registreranno i maggiori investimenti nel prossimo triennio.
In termini di crocieristi a livello regionale sarà la Liguria a fine anno a guidare la classifica nazionale con oltre 750mila passeggeri movimentati (+188% sul 2020) e 270 accosti (+183%), davanti a Lazio con 550mila passeggeri movimentati (+164%) e 290 cruise call (+233%) e Sicilia, con quasi mezzo milione di crocieristi movimentati (497.529, +401% sull’anno scorso) e al primo posto per numero di toccate nave (300 con una variazione del +361% sul 2020).
Analizzando, invece, le performance dei singoli scali, Civitavecchia consoliderà il suo ruolo di primo scalo crocieristico italiano per stima di passeggeri movimentati (quasi 550mila passeggeri, +165% sul 2020; 282 toccate nave, +232%).
Genova confermerà il secondo posto già raggiunto nel 2020, movimentando a fine anno 460mila passeggeri (+251%) con 147 accosti (+206%) – e, considerando i soli imbarchi e sbarchi, diventando il primo homeport d’Italia (circa 285mila) – davanti a Palermo (circa 300.000 passeggeri movimentati con 101 accosti).
A seguire Bari (circa 230mila passeggeri movimentati e 116 toccate nave) poi Napoli e Savona a contendersi la quinta posizione con, rispettivamente, circa 200mila e 180mila passeggeri movimentati e 90 e 67 toccate nave. Trieste, che dovrebbe chiudere l’anno con circa 140mila passeggeri movimentati e 84 toccate nave, sarà tra i primi porti crocieristici italiani a riavvicinarsi alle performance di traffico passeggeri del 2019.
Due sono le novità nella top 10 nazionale: Monfalcone e Taranto (rispettivamente 100mila e quasi 90mila passeggeri movimentati in 34 e 28 scali). Tra i due porti crocieristici dovrebbe collocarsi al nono posto La Spezia (90mila passeggeri per 50 scali, variazioni sull’anno scorso +67% e +117%) caratterizzando una classifica che vede tre porti liguri su dieci.
Risultati e variazioni positive che, complessivamente, riporteranno, secondo Risposte Turismo, l’Italia al vertice europeo per traffico crocieristico movimentato nei propri scali dopo il sorpasso da parte della Spagna avvenuto nel 2020, con ben undici porti crocieristici tra i primi venti del Mediterraneo (Civitavecchia, Genova, Palermo, Bari, Savona, Napoli, Trieste, Monfalcone, La Spezia, Taranto e Messina).