Trasportounito sugli scioperi: “In Psa modalità vigliacca, rischio assembramenti e disordini”
Colpiti più di altri dalle agitazioni delle scorse settimane, sono gli autotrasportatori i primi a reagire alle nuove proclamazioni di scioperi sulle banchine genovesi. “Le nuove dichiarazioni di sciopero dei lavoratori nel Porto di Genova stanno riscaldando gli animi nelle nostre imprese. Non sono più sostenibili le perdite di produttività e le ripercussioni operative e […]
Colpiti più di altri dalle agitazioni delle scorse settimane, sono gli autotrasportatori i primi a reagire alle nuove proclamazioni di scioperi sulle banchine genovesi.
“Le nuove dichiarazioni di sciopero dei lavoratori nel Porto di Genova stanno riscaldando gli animi nelle nostre imprese. Non sono più sostenibili le perdite di produttività e le ripercussioni operative e sociali caricate sulle imprese di autotrasporto e, considerati gli importanti volumi di traffico persi, sull’intera comunità portuale” ha commentato Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore locale dell’associazione Trasportounito.
“In particolare lo sciopero a singhiozzo nuovamente dichiarato dalla Rsu al terminal Psa è inammissibile, perché genererebbe sicuramente nuovi congestionamenti di veicoli e assembramenti di centinaia di autisti: 1600 camion giorno che il terminal scarica e carica nell’arco di 14 ore operative dovrebbero essere gestiti, togliendo le ore di sciopero, in 7 ore. La forma di sciopero è ‘vigliacca’ perché organizzata per generare il blocco già nel pomeriggio del lunedì, con centinaia di autisti impossibilitati a tornare a casa e una situazione di assembramento molto pericolosa per tutti. Di qui manifestazioni di protesta spontanee ma già certe. Chiederemo nuovamente alla Prefettura e alle istituzioni di avviare per tempo una procedura di raffreddamento che sospenda lo sciopero”.
Improbabile, secondo Tagnocchetti, che la categoria riesca però ad attuare la reazione secondo lui più appropriata: “L’autotrasporto dovrebbe finalmente concordare un’azione matura: rifiuto di operare trasporti da e per il terminal nelle giornate di sciopero. Ma qui purtroppo interviene la ‘debolezza contrattuale’ verso i committenti in cui sempre di più sta sprofondando la categoria”.
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