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A Gioia Tauro nuovo record italiano di movimentazione container in un giorno
Con 8.514 Teu imbarcati e sbarcati nell’arco di 24 ore, il Medcenter Container Terminal di GioiaTauro, controllato al 100% da Terminal Investment Ltd (Gruppo Msc), ha fattosegnare un nuovo record per lo scalo calabrese. Per Antonio Testi, numero uno del terminal, si è trattato di “un segnale importante nelle performance dello scalo che si proietta […]
Con 8.514 Teu imbarcati e sbarcati nell’arco di 24 ore, il Medcenter Container Terminal di GioiaTauro, controllato al 100% da Terminal Investment Ltd (Gruppo Msc), ha fattosegnare un nuovo record per lo scalo calabrese.
Per Antonio Testi, numero uno del terminal, si è trattato di “un segnale importante nelle performance dello scalo che si proietta a chiudere quest’anno con un altro significativo aumento di volumi, superando i numeri dello scorso anno e confermandosi il primo porto italiano e tra i primi d’Europa”.
Il precedente record giornaliero di container imbarcati e sbarcati in Italia era di 8.343 Teu, risaleva al mese di maggio del 2013 e apparteneva sempre al Mct di Gioia Tauro.
Proprio nel porto calabrese prenderà il via il prossimo 15 novembre il progetto “Il Porto incontra” promosso da Uniport, l’Associazione aderente a Fise che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale. Si tratta del primo di una serie di meeting itineranti presso le Autorità di Sistema Portuale volti a favorire il confronto fra operatori e stakeholder istituzionali locali e nazionali, accendendo i riflettori su un settore strategico per il Paese.
Tra i temi al centro del dibattito dell’evento ci sarà l’impatto del Pnrr sul settore dei porti, con particolare interesse verso il Sud Italia, così comeun confronto anche sul bando Green Ports del Ministero della Transizione Ecologica che ha stanziato 270 milioni di euro per le proposte progettuali nel settore dell’intermodalità e della logistica integrata.
Antonio Davide Testi, presidente vicario di Uniport e amministratore delegato di Medcenter
Container Terminal, si dice “fiducioso in un intervento del decisore politico al fine di rimediare a quest’esclusione che rischia di pregiudicare la competitività dei terminalisti del Sud Italia attraverso due possibili percorsi alternativi: integrare il bando consentendo anche al Sud di beneficiare dei fondi oppure costituire ex novo un nuovo bando ad hoc per destinare i fondi anche al Meridione”.