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Guerra e Bellettini: “Nel navale Rosetti Marino punta sulla nicchia del Gnl e sul Pnrr”
Ravenna – In occasione della presentazione a Ravenna del sistema integrato di bunkeraggio (nave più chiatta) commissionato dalla società Rimorchiatori Riuniti Panfido di Venezia, SHIPPING ITALY ha intervistato i vertici del cantiere Rosetti Marino, Oscar Guerra (amministratore delegato) ed Ermanno Bellettini (shipbuilding general manager), per sapere quali sono le prospettive e le aspettative del gruppo […]
Ravenna – In occasione della presentazione a Ravenna del sistema integrato di bunkeraggio (nave più chiatta) commissionato dalla società Rimorchiatori Riuniti Panfido di Venezia, SHIPPING ITALY ha intervistato i vertici del cantiere Rosetti Marino, Oscar Guerra (amministratore delegato) ed Ermanno Bellettini (shipbuilding general manager), per sapere quali sono le prospettive e le aspettative del gruppo nel business navale.
Partiamo dal raccontare quali siano le complessità di questo mezzo in costruzione?
Bellettini: “È un convoglio formato da un rimorchiatore e una chiatta. La particolarità è la propulsione bi-fuel, diesel normale e gas naturale liquefatto, questa rappresenta la vera novità. La chiatta, lunga 90 metri e dotata di due serbatoi da 3.000 metri cubi l’uno, è il cuore di questo progetto pensato per fare bunkeraggio delle navi da crociera al largo rifornendosi inizialmente al nuovo deposito costiero qui di Ravenna.”
Rispetto alle ‘tradizionali’ bettoline Lng bunker tanker la vera particolarità è la possibilità di operare il rimorchiatore in maniera autonoma, è corretto?
“Assolutamente sì. Il rimorchiatore può operare autonomamente come unità a sé stante mentre quando va in convoglio può offrire il suo servizio al largo.”
Prevedete di aprire un nuovo mercato nella navalmeccanica a propulsione Gnl?
“Si tratta di una novità, di un mercato nuovo, per noi è ovviamente un primo progetto e rispetto a quanto eravamo abituati a fare prima c’è il Gnl in più che dal punto di vista tecnologico lo conosciamo abbastanza, riguardo alle complessità il Gruppo Rosetti marino ha una propria divisione che svolge attività nel settore energy quindi siamo abituati a usare determinate tipologie di tubi, di serbatoi, ecc. Quindi non siamo a digiuno di questa tecnologia anche se in effetti, abbinata un’unità navale è una cosa nuova anche per noi.”
Questo sistema integrato di bunkeraggio è stato co-finanziato dall’Europa con 9,5 milioni su 40 complessivi di costo: riesce un cantiere italiano a essere competitivo con player esteri che su queste tipologie di costruzioni sono già oggi anche asiatici?
Guerra: “Per noi è stato un investimento; il progetto lo abbiamo venduto in rimessa. Purtroppo il covid-19 ha peggiorato la situazione, però l’abbiamo fatto con l’intento di entrare in una tecnologia comunque nuova sfruttando le competenze di Ravenna e la vicinanza con il terminale e con Venezia.
Detto ciò la competitività per noi c’è solo laddove si riuscirà a creare solo un certo tipo di mercato che è un po’ specifico: tecnologicamente più evoluto, e se vogliamo, anche qualitativamente più esigente, rispetto a mercati più tradizionali dai quali purtroppo in Italia è tenuta fuori.”
L’obiettivo per il futuro è quindi quello per Rosetti Marino di inserirsi in nicchie di mercato più avanzate? Quali?
“Questo è esattamente il nostro intento. Ed è la ragione per cui ci siamo anche inseriti nel mercato dei grandi yacht perché le barche tradizionali che per decenni abbiamo fatto vedono un mercato ormai di fatto scomparso e competitività del made in Italy che non esiste più.”
Dal Pnrr vi aspettate una spinta e quindi un aiuto per ottenere qualche nuovo ordine nel navale da committenti italiani?
Bellettini: “Speriamo che si possa andare verso un ampliamento della flotta di navi alimentate a Gnl e da questo punto di vista noi, essendo un cantiere di nuove costruzioni ma facendo anche riparazioni e refit, saremmo anche in condizioni di intervenire anche laddove la nave non viene costruite ex-novo ma viene invece sottoposta a interventi di refit per installare la propulsione a Gas naturale liquefatto.”
Nicola Capuzzo