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Finanziamenti navali e sostenibilità: Sace aderisce ai Poseidon Principles
Sace ha annunciato la propria adesione al framework dei Poseidon Principles per promuovere la sostenibilità del settore navale e si impegna a monitorare le emissioni di gas serra del proprio portafoglio nel settore navale, particolarmente rilevante nell’attività svolta in ambito export, al fine di verificarne la rispondenza agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’International Maritime Organization (Imo). […]
Sace ha annunciato la propria adesione al framework dei Poseidon Principles per promuovere la sostenibilità del settore navale e si impegna a monitorare le emissioni di gas serra del proprio portafoglio nel settore navale, particolarmente rilevante nell’attività svolta in ambito export, al fine di verificarne la rispondenza agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’International Maritime Organization (Imo).
“L’adesione ai Poseidon Principles – che rappresentano il primo accordo al mondo tra istituzioni finanziarie, rivolto al comparto marittimo, in materia di climate alignment – rientra nel percorso già tracciato da Sace nell’ambito della sostenibilità e si aggiunge all’adozione della Climate Change Policy e alle altre iniziative raccolte nel Bilancio di Sostenibilità” si legge in una nota.
I Poseidon Principles promuovono il monitoraggio e la pubblicazione delle informazioni riguardanti l’allineamento del portafoglio navi delle istituzioni firmatarie agli obiettivi di riduzione di emissioni stabiliti dall’Imo, tra cui la riduzione del 50% entro il 2050 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2008 delle navi oltre le 5.000 tonnellate. In concreto Sace misurerà su base annuale l’intensità delle emissioni climalteranti delle navi operative in portafoglio e pubblicherà, insieme alle altre istituzioni aderenti, il dato relativo all’allineamento climatico al fine di promuovere la trasparenza e l’accountability nel settore.
L’impegno di Sace verso la sostenibilità si traduce anche, come previsto dal Decreto Semplificazioni di luglio 2020, in un supporto concreto al Green New Deal italiano attraverso l’emissione di garanzie a mercato con una copertura fino all’80% su finanziamenti di progetti domestici volti ad agevolare il passaggio a un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi e promuovere iniziative che sviluppino una mobilità con minori emissioni inquinanti.
In questa nuova operatività Sace ha reso noto di avere già mobilitato circa 1,4 miliardi di euro per progetti destinati a promuovere la transizione ecologica nazionale e anche di essersi dotata di una Climate Change Policy che consiste in una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti. La principale novità rispetto al passato è l’introduzione del divieto al supporto di centrali a carbone e di progetti volti all’estrazione, produzione e trasporto di carbone termico, nonché alle operazioni nel settore estrattivo che prevedano l’utilizzo del routine flaring e del fracking.
L’amministratore delegato di Sace, Pierfrancesco Latini, ha affermato: “La sostenibilità è sempre più il cuore della strategia di Sace e l’adesione al framework dei Poseidon Principles, applicati peraltro a un settore strategico per l’economia italiana come la cantieristica navale, dimostra quanto business e sostenibilità siano ormai temi che non possono essere trattati separatamente. Portiamo avanti con grande impegno e determinazione il nuovo mandato a supporto della transizione ecologica del Paese, consapevoli dell’importanza del nostro ruolo nell’ambito del Green New Deal italiano. Un ruolo che assume una rilevanza ancora più centrale, in considerazione delle risorse destinate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla missione green, dove l’intervento di Sace a supporto di progetti e investimenti sarà un potenziale volano per le risorse pubbliche e per quelle mobilitate dal sistema bancario e assicurativo”.