Intermarine consegna alla Guardia Costiera la nave Sar ‘Roberto Aringhieri’
La Guardia Costiera ha ricevuto oggi da Intermarine la nuova nave Roberto Aringhieri, realizzata dalla società del gruppo Immsi nel suo stabilimento di Messina. La consegna si è svolta nel porto siciliano e non è stata seguita dalla cerimonia programmata inizialmente per via del maltempo che si sta abbattendo da giorni nella zona. Realizzata con […]
La Guardia Costiera ha ricevuto oggi da Intermarine la nuova nave Roberto Aringhieri, realizzata dalla società del gruppo Immsi nel suo stabilimento di Messina. La consegna si è svolta nel porto siciliano e non è stata seguita dalla cerimonia programmata inizialmente per via del maltempo che si sta abbattendo da giorni nella zona.
Realizzata con fondi europei nell’ambito dei Fondi Sicurezza Interna 2014-2020, la nuova unità è la seconda della classe Angeli del Mare, progettata per la ricerca e il salvataggio in mare e dedicata al personale del Corpo che ha perso la vita durante il servizio. Come la gemella Natale De Grazia (pure realizzata da Intermarine nel suo cantiere navale di Messina), con i suoi 33 metri la nave è la più lunga imbarcazione autoraddrizzante e inaffondabile mai costruita in Italia, così come una delle più grandi al mondo del comparto Sar (Search and rescue). Può raggiungere una velocità massima di oltre 31 nodi e a 28 nodi ha un’autonomia di oltre 1.000 miglia nautiche.
Il Tenente di Vascello Roberto Aringhieri, cui la nave è intitolata, perse la vita esattamente 26 anni fa, il 28 ottobre del 1995, mentre operava come componente di un team ispettivo incaricato di verificare il carico trasportato da un mercantile straniero. Circostanze in virtù delle quali gli è stata conferita la medaglia d’oro “per l’altissima professionalità ed il senso del dovere”. In particolare la motivazione ricorda come Aringhieri avesse “chiesto ed ottenuto di essere imbarcato su unità navale assegnata a missione multinazionale di pace durante il conflitto iugoslavo” e come si fosse offerto volontario in una “impegnativa operazione di polizia marittima […] nonostante le avverse condizioni ambientali, per aprire la strada al successivo impiego della squadra”, rimanendo poi “vittima di mortale incidente”.
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