Dopo 16 anni chiude Uirnet: la P.L.N. affidata a Ram riparte con nuove risorse e assunzioni
Provvedimento nell’aria da tempo, il Governo si è risolto: l’esperienza di Uirnet termina qui. Nell’ultima edizione della Gazzetta Ufficiale, infatti, è stato pubblicato il decreto legge contenente “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. L’articolo 30 è intestato alla “Digitalizzazione dell’intermodalità e della […]
Provvedimento nell’aria da tempo, il Governo si è risolto: l’esperienza di Uirnet termina qui.
Nell’ultima edizione della Gazzetta Ufficiale, infatti, è stato pubblicato il decreto legge contenente “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. L’articolo 30 è intestato alla “Digitalizzazione dell’intermodalità e della logistica integrata” e stabilisce che le funzioni di soggetto attuatore della piattaforma logistica nazionale passino immediatamente da Uirnet,(ribattezzata tempo fa Digitalog) al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Le decine di convenzioni firmate con la Spa (organismo di diritto pubblico partecipato da soci pubblici, misti e privati nonché da enti pubblici e associazioni di categoria) a partire dal 2004 – con elargizione di decine di milioni di euro di pubbliche risorse – cesseranno alla data di conversione del decreto legge. Un mese in più il Ministero avrà per regolare le pendenze con Uirnet.
Il Mims viene col decreto chiamato ad “accelerare l’implementazione e il potenziamento della Piattaforma per la gestione della rete logistica nazionale incoerenza con il cronoprogramma previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Per farlo potrà sottoscrivere una convenzione con Ram Spa (società in house di Porta Pia, posseduta interamente da Ministero dell’Economia e delle Finanze e presieduta da Zeno D’Agostino, presidente del porto di Trieste) del valore di 758mila euro (fino a tutto il 2022).
Ram che a sua volta, ”al fine di far fronte alle ulteriori attività derivanti dall’attuazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, viene “autorizzata, in deroga all’articolo 19, comma 5, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (testo unico sulle partecipate pubbliche, ndr), ad assumere a tempo indeterminato 19 unità di personale non dirigenziale, con comprovata competenza in materia di logistica e di logistica digitale”. Spesa prevista di 1,4 milioni di euro l’anno.
Non specificato nel decreto il destino degli accordi esistenti fra Uirnet e Logistica Digitale. Quest’ultima, costituita da Enterprise Services del gruppo statunitense Dcx all’80%, Vitrociset e Fai Service al 10% ciascuna, si aggiudicò nel 2016 un megabando per realizzazione e gestione della piattaforma. Nel 2020, a fronte dello stallo del progetto, era sorto un virulento contenzioso fra i due soggetti, risolto nel marzo scorso con un accordo bonario che in teoria avrebbe sancito la prosecuzione dell’appalto, quanto meno fino a marzo 2022. Tanto Zeno D’Agostino quanto Francesco Benevolo, direttore di Ram, hanno ammesso di non sapere ancora quale sarà la sorte di tale pattuizione.
A.M.
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