Crociere: per Clia Il 52% della flotta di navi in costruzione sarà a Gnl”
Il 52% della nuova flotta globale in costruzione di navi da crociera si baserà sul gas naturale liquido per la propulsione primaria. Il dato è riportato nell’edizione 2021 del Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices Report di Clia, realizzato con Oxford Economics, il quale secondo l’associazione che riunisce gli operatori dell’industria crocieristica a livello […]
Il 52% della nuova flotta globale in costruzione di navi da crociera si baserà sul gas naturale liquido per la propulsione primaria. Il dato è riportato nell’edizione 2021 del Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices Report di Clia, realizzato con Oxford Economics, il quale secondo l’associazione che riunisce gli operatori dell’industria crocieristica a livello mondiale testimonia “l’impegno del settore verso le migliori pratiche per un turismo responsabile, così come i continui progressi nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie ambientali all’avanguardia”.
Tra gli altri risultati del rapporto, Clia evidenzia inoltre quello relativo all’utilizzo di sistemi di pulizia dei gas di scarico. Oltre il 76% della flotta globale secondo l’analisi utilizza infatti sistemi di questo tipo “per rispettare o superare i requisiti richiesti relativi alle emissioni in atmosfera”, mentre il 94% delle nuove navi non dotate di propulsione Gnl farà affidamento su questi sistemi. Pari inoltre al 100% la quota di navi in ordinazione che sarà dotata di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue, ad oggi già utilizzata dal 74% della flotta oceanica globale dei membri dell’associazione.
Per quel che riguarda infine la capacità di alimentazione elettrica da terra, l’analisi evidenzia che l’82% delle nuove navi in orderbook sarà dotato di impianti di questo tipo “o, laddove ciò non sarà possibile, sarà ideato per essere compatibile in futuro con questo tipo di fonte energetica”. Il 35% delle unità già esistenti è invece predisposto per operare tramite impianti da terra in 14 porti nel mondo in cui tale possibilità di ricarica è fornita in almeno un ormeggio per ciascun porto.
“Nonostante il settore croceristico sia stato tra quelli più colpiti dalla pandemia, le compagnie di crociera si confermano in prima linea nello sviluppo di nuove tecnologie ambientali dalle quali l’intero settore marittimo può trarre vantaggio”, ha affermato Kelly Craighead, Ceo e presidente dell’associazione. “Clia, insieme ai propri membri oceanici, sta investendo in nuove tecnologie e combustibili green per realizzare l’ambizioso obiettivo di crociere a zero emissioni di carbonio entro il 2050″. Nel dettaglio, secondo il report il settore sta investendo in questo ambito specifico 26,5 miliardi di dollari.
“Siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare, ma ad oggi l’industria croceristica ha già dato ampia prova del suo impegno e della sua capacità di cogliere questa sfida” ha aggiunto “Pierfrancesco Vago, Global Chairman di Clia, che ha ricordato come l’associazione si sia unita ad altre organizzazioni marittime per proporre l’istituzione di un fondo di ricerca e sviluppo Imo con dotazione di 5 miliardi di dollari “per accelerare lo sviluppo di combustibili e tecnologie di propulsione a zero emissioni di gas serra”.
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