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Nocentini (Savino Del Bene) loda e ringrazia Aponte (Msc) per il supporto all’export italiano
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo il colosso italiano delle spedizioni Savino Del Bene si è organizzato “per affrontare un quadro difficile e precario” imposto dalle criticità della logistica mondiale ma la gran parte del merito non è sua: “è di MSC, la seconda compagnia navale cargo del mondo, centinaia di navi e 50 mila […]
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo il colosso italiano delle spedizioni Savino Del Bene si è organizzato “per affrontare un quadro difficile e precario” imposto dalle criticità della logistica mondiale ma la gran parte del merito non è sua: “è di MSC, la seconda compagnia navale cargo del mondo, centinaia di navi e 50 mila dipendenti, azienda di italiani, napoletani, con sede a Ginevra. Se non fosse stato per loro non so che fine avrebbe fatto l’export del Made in Italy, probabilmente le merci sarebbero rimaste in Italia”.
A dirlo, in un’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino, è stato Paolo Nocentini, fondatore e presidente di Savino Del Bene, che poi ha aggiunto: “Ho scritto oggi al presidente di Msc (Gianluigi Aponte, ndr) per ringraziarlo personalmente. E ho scritto al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per fargli presente che senza l’impegno di Msc che ha a cuore questo Paese il nostro export sarebbe forse collassato”.
La lode al carrier elvetico (che di Savino Del Bene è azionista di minoranza con un quota del 23%) prosegue con queste parole: “Msc ha fatto quello che fanno gli imprenditori veri: ha rischiato, ha investito per noleggiare più navi e continuare a offrire il servizio di trasporto internazionale. Soprattutto per gli Usa questo è cruciale: il 90% delle nostre merci viaggia in nave, solo il 10% in aereo. A fine settembre il nostro traffico verso gli Usa è cresciuto del 15% anno su anno, l’incremento dovuto a Msc è stato del 33,5%. Paghiamo anche il fatto di non avere più una compagnia nazionale di navigazione”.
Allargando lo sguardo alla situazione generale del mercato il patron di Savino Del Bene non sembra essere molto ottimista. Alla domanda se la situazione si normalizzerà a breve ha risposto: “No. Mancano i container, le navi sono ferme, i porti nel mondo sono chiusi o bloccati, manca la forza lavoro: ogni passaggio è lungo e faticoso, i costi salgono. Non sarà così per sempre, ma la situazione resterà questa per molto tempo e poi forse si attenuerà. Ma non tornerà come prima”.
Peggio: secondo Nocentini “non funziona nulla” perché in realtà secondo il suo punto di vista non si è ancora usciti dalla fase pandemica. “In Cina – ha spiegato ancora nell’intervista – basta che ci sia un portuale positivo al Covid e chiudono il porto: i cinesi sono estremamente reattivi e coercitivi, la loro azione ha ripercussioni su tutta la catena logistica globale, provoca ritardi e ingolfamenti. Poi in Cina ancora non lavorano a pieno ritmo, hanno razionamenti dell’energia elettrica: il business ha bisogno di stabilità e ancora oggi la stabilità manca completamente”.