Le crociere e i margini di guadagno trainano l’attività e i risultati di Fincantieri
Fincantieri ha fatto sapere che nei primi nove mesi del 2021 i suoi ricavi sono arrivati a 4,53 miliardi registrando un incremento del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2020; il settore Shipbuilding consuntiva nel periodo ricavi in crescita del 28,5%, con volumi di produzione a livello molto elevati nei cantieri italiani del gruppo: +34% […]
Fincantieri ha fatto sapere che nei primi nove mesi del 2021 i suoi ricavi sono arrivati a 4,53 miliardi registrando un incremento del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2020; il settore Shipbuilding consuntiva nel periodo ricavi in crescita del 28,5%, con volumi di produzione a livello molto elevati nei cantieri italiani del gruppo: +34% rispetto ai primi nove mesi 2020 (12,3 milioni di ore lavorate nei primi nove mesi del 2021). Il settore Offshore e Navi speciali ha chiuso con ricavi in crescita del 15,3% nei primi nove mesi dell’anno corrente, recuperando i volumi persi nella prima parte dell’anno. L’Ebitda del gruppo da gennaio a settembre è stato pari a 330 milioni di euro (erano 200 milioni al 30 settembre 2020) a conferma del significativo incremento dei volumi e il miglioramento della marginalità. L’Ebitda margin, escluse le attività passanti, si è attestato al 30 settembre 2021 al 7,3% rispetto al 5,7% del 30 settembre 2020. “La marginalità riflette la positiva performance operativa, che ha visto la consegna di ben quattro navi nel solo terzo trimestre” sottolinea Fincantieri riferendosi alle newbuilding Valiant Lady, Msc Seashore, Rotterdam e Le Command Charcot.
A proposito dell’evoluzione prevedibile della gestione Fincantieri fa sapere che gli effetti dell’emergenza sanitaria ancora in atto “ad oggi non si prevede abbiano impatti rilevanti sulla produzione dei cantieri e dei siti produttivi in Italia”. Invece “per quanto riguarda i cantieri esteri del gruppo permangono le misure legate al contenimento del Covid-19 con effetti diversi per i vari paesi; in particolare i cantieri rumeni e vietnamiti risentono ancora della pesante diffusione della pandemia che tuttavia, ad oggi, non ha generato significativi impatti sulle attività produttive e sull’andamento economico-finanziario del gruppo”.
L’azienda navalmeccanica guidata da Giuseppe Bono sottolinea inoltre che, “relativamente al settore delle crociere, prosegue la significativa ripresa delle attività con ben 206 navi in servizio (pari al 57% della flotta mondiale) da parte di 65 operatori crocieristici (dati riferiti al mese di ottobre), con la prospettiva, sulla base delle comunicazioni dei principali armatori, di incrementare ulteriormente la quota di navi in servizio fino al 70%-80% entro fine anno. La ripresa è sostenuta da un andamento estremamente solido delle prenotazioni per tutti i principali armatori, con Carnival che, in occasione della pubblicazione a fine settembre dei risultati al 31 agosto 2021, ha dichiarato di beneficiare di un livello di prenotazioni per il secondo semestre 2022 più elevato rispetto all’analogo periodo del 2019, senza riscontrare peraltro alcuna riduzione nei prezzi”.
Fincantieri ha confermato dunque per il 2021 una previsione di incremento dei volumi “pienamente in linea con le aspettative di crescita dei ricavi in aumento del 25%-30% e una marginalità maggiore al 7%, nonostante l’aumento riscontrato nei prezzi delle materie prime e dell’energia rispetto allo storico”. L’attuale carico di lavoro, con particolare riferimento alle navi da crociera, “è relativo a progetti acquisiti in una fase di mercato in cui il gruppo ha definito contratti a un adeguato livello di prezzo (e conseguentemente di marginalità) e vede una maggiore incidenza, tra le navi in consegna, di navi ripetute rispetto a prototipi” fa ancora sapere il gruppo triestino.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY