Torna a gara la Stazione Marittima di Salerno
Il bando ancora non c’è, ma arriverà presto: la gestione della Stazione Marittima di Salerno sarà presto oggetto di gara. Lo ha deciso, in vista della scadenza dell’attuale concessione, il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Napoli e Salerno, che ha anche approvato le linee guida cui sarà improntata la procedura ad evidenza […]
Il bando ancora non c’è, ma arriverà presto: la gestione della Stazione Marittima di Salerno sarà presto oggetto di gara.
Lo ha deciso, in vista della scadenza dell’attuale concessione, il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Napoli e Salerno, che ha anche approvato le linee guida cui sarà improntata la procedura ad evidenza pubblica “all’esito della quale si potrà procedere al rilascio di un atto concessorio per l’affidamento ex art. 36 cod. nav. per la durata di anni 8 (otto) di un bene pertinenziale – individuato nella documentazione tecnica agli atti d’ufficio – sul Molo Manfredi del Porto di Salerno, da destinare allo svolgimento del servizio di Stazione marittima passeggeri (art. 6 legge 84/94 e ss.mm.ii.)”.
Oltre alla durata della concessione, in quest’ultimo documento la AdSP, specificato che il servizio, abrogato il cosiddetto Decreto Giurgola, non rientra più fra quelli di interesse generale, precisa che il concessionario gestirà “con carattere di esclusiva” tutto ciò che forma oggetto della concessione “nell’ambito territoriale corrispondente all’ormeggio delle navi da crociera presso il Molo Manfredi” (e del resto non vi sono altre aree nello scalo adibite a funzione crocieristica), fermo restando “l’obbligo a contrarre con tutti gli utenti e le linee di navigazione per navi da crociera”.
Le linee guida disciplinano poi l’utilizzo dell’edificio adibito a Stazione Marittima (disegnato dall’archistar Zaha Hadid), spiegano che il concessionario potrà essere chiamato alla realizzazione di “alcune opere complementari funzionali ai sistemi di security, informazioni, viabilità” fino a un massimo stimato in circa 580mila euro, fissano il canone annuo in circa 110mila euro e accennano alla possibilità, prevista dai documenti di programmazione dell’ente, di attivare una procedura per “l’ulteriore allungamento della banchina di ormeggio” (oggi da 350 metri), con conseguente eventuale estensione della concessione e riparametrazione del canone.
Da non dimenticare poi – e la documentazione dell’ente lo rimarca più volte – il fatto che “risultano in fase di completamento i lavori di dragaggio del porto di Salerno, afferenti anche la banchina presso il Molo Manfredi del Porto di Salerno dove è prevista la dislocazione del cd. Polo Crocieristico/Stazione Marittima”, lavori che porteranno i fondali a 11 metri di profondità.
L’appeal di Salerno, che nel 2019 movimentò 97mila passeggeri, è destinato a crescere: probabile che ci sarà da competere per gli attuali gestori, la società Salerno Stazione Marittima (compagine di oltre 40 soci, con ruoli preminenti di Culp Flavio Gioia, Rimorchiatori Salerno del gruppo Rimorchiatori Riuniti, Gruppo Gallozzi e Gruppo Amoruso) insieme a Salerno Cruises (joint venture fra i gruppi Amoruso e Aloschi).
A.M.
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