Report annuale di Iumi: la pandemia ha rivitalizzato le assicurazioni marittime
“I premi per le assicurazioni marittime sono cresciuti a livello complessivo del 6,1% rispetto al 2019, raggiungendo i 30 miliardi di dollari”. Lo afferma il report annuale di Iumi, pubblicato oggi dalla International Union of Marine Insurance. “L’incremento – spiega una nota dell’associazione – dimostra un concreto sviluppo di tutte le linee di prodotti assicurativi […]
“I premi per le assicurazioni marittime sono cresciuti a livello complessivo del 6,1% rispetto al 2019, raggiungendo i 30 miliardi di dollari”.
Lo afferma il report annuale di Iumi, pubblicato oggi dalla International Union of Marine Insurance. “L’incremento – spiega una nota dell’associazione – dimostra un concreto sviluppo di tutte le linee di prodotti assicurativi (eccetto le coperture P&I) nel 2020, anche se dai primi mesi del 2021 sembra evincersi uno stop a questo trend”. Le polizze corpo&macchine sono cresciute del 6%, raggiungendo i 7,1 miliardi di dollari di premi e, “aspetto importante” secondo Iumi, “il gap fra premi e tonnellaggio ha cominciato a ridursi. Per la prima volta in molti anni il tasso di perdite è migliorato riportando il settore ad una posizione di break-even”. Un risultato ritenuto però contingente: “Il ritorno a più normali livelli di attività è destinato ad incrementare l’attuale bassa frequenza dei sinistri”
Stessa dinamica per le polizze cargo, con ritorno al break-even nel 2020 trainato da una crescita del 5,9% della raccolta a 17,2 miliardi di dollari. “Tuttavia un probabile aumento delle catastrofi naturali unito ad un’accresciuta accumulazione dei rischi presenta un significativo potenziale d’impatto sulla performance di sottoscrizione nel 2021”.
Secondo il report, poi, “il rally nel prezzo del petrolio ha ribaltato l’andamento ribassista del settore assicurativo in ambito energia: i premi 2020 hanno infatti raggiunto i 3,6 miliardi di dollari. Un nuovo potenziale di sottoscrizione potrebbe risultare dalla ripresa dell’offshore, ma ciò comporterà rischi addizionali e la possibilità di un rialzo nell’attualmente bassissimo livello di sinistri”.
Questo il commento di Lars Lange, segretario generale di Iumi: “Il report annuale di Iumi ci offre indicazioni ambivalenti sullo stato di salute del settore delle assicurazioni marittime. Da una parte il ritorno al break-even nelle branche corpo&macchine e cargo dopo molti anni di non profittabilità. Dall’altra una ripresa che parte da una base molto bassa e avviene in un contesto di ridotta attività di shipping e di conseguentemente basso livello di sinistri. Ora però stiamo assistendo al ritorno dell’attività ai livelli pre-covid, nello shipping e nell’offshore, ritorno che genererà ulteriori sinistri che potrebbero, a loro volta, avere un impatto sulla redditività futura”.
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