Giallo sul distripark Enel di La Spezia
Secondo quanto emerso nei mesi passati e raccontato in più occasioni da SHIPPING ITALY, uno dei primi siti da destinare all’attività di Enel Logistics, la società creata nel 2020 dal colosso energetico anche e soprattutto per gestire a fini logistici le aree ospitanti vecchie centrali a carbone destinate alla dismissione, avrebbe dovuto essere La Spezia. […]
Secondo quanto emerso nei mesi passati e raccontato in più occasioni da SHIPPING ITALY, uno dei primi siti da destinare all’attività di Enel Logistics, la società creata nel 2020 dal colosso energetico anche e soprattutto per gestire a fini logistici le aree ospitanti vecchie centrali a carbone destinate alla dismissione, avrebbe dovuto essere La Spezia.
Tanto più che a settembre il gestore della rete elettrica nazionale Terna aveva comunicato come già a partire da fine anno per il fabbisogno energetico si sarebbe potuto fare a meno del gruppo a carbone della centrale spezzina Eugenio Montale (mantenendo attivo il gruppo a metano). Cosa che sembrava aver spazzato via i dubbi sulla data di stop (fine 2021) alle attività più inquinanti auspicata dalle amministrazioni locali e dagli abitanti (pur permanendo l’incertezza sulla volontà di Enel di realizzare un impianto a turbogas, avversata in primis dal Comune).
Per questo ha suscitato un certo clamore l’avviso pubblicato martedì dall’Autorità di Sistema Portuale locale con cui si dava conto di come Enel Produzione avesse “chiesto il rinnovo per un anno di parte delle concessioni demaniali marittime in essere con i titoli concessori n. 361/1987, n. 67/2014 e n. 28/2018, allo scopo di mantenere ed esercire, ex art. 52 cod. Nav. e art. 18 L. 28 gennaio 1994, n. 84 e s.m. e i., in località Fossamastra e Pagliari nel Comune della Spezia, opere in c.a di presa e di scarico acqua di mare, banchina con prospiciente pontile in c.a. con manufatti, impianti fissi e mobili, per lo scarico di carbone da nave e successivo trasporto con impianto a nastro fino alla centrale di produzione energia termoelettrica ‘Eugenio Montale’ ubicata in zona Vallegrande, esterna alle aree demaniali marittime”.
L’ipotesi iniziale che potesse trattarsi di una proroga della concessione volta, più che ad “esercire” gli impianti di movimentazione del carbone, a dismetterli, smantellarli e come previsto avviarvi altra attività, è però presto decaduta. E non a caso, al montare delle prime polemiche, oggi l’AdSP è corsa ai ripari pubblicando un nuovo avviso al fine di annullare quello relativo all’istanza di Enel, “nelle more di chiarimenti circa il futuro dell’attività della centrale stessa da parte dei Ministeri competenti”.
L’impressione è che il Ministero per la Transizione Ecologica, alla luce del recente rialzo nel prezzo del gas, potrebbe aver ritenuto preferibile rimandare la dismissione del gruppo a carbone, cosa che ovviamente riverbererebbe sui progetti di Enel Logistics. Certo è che a fine anno la concessione andrà a scadenza: il tempo per decidere non è più molto.
A.M.
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