Dpcm Sardegna: due Frsu, eolico offshore e modifiche per Panigaglia e Olt
La bozza dell’atteso Dpcm Sardegna, provvedimento con il quale sono definite le opere necessarie per la decarbonizzazione e successiva metanizzazione della Sardegna, in attuazione del decreto Semplificazioni 76/2020, sarebbe pronta per il passaggio in Consiglio dei Ministri. Lo scrive Staffetta OnLine, che riporta i punti chiave del testo. Tra questi diversi gli interventi che sarebbero […]
La bozza dell’atteso Dpcm Sardegna, provvedimento con il quale sono definite le opere necessarie per la decarbonizzazione e successiva metanizzazione della Sardegna, in attuazione del decreto Semplificazioni 76/2020, sarebbe pronta per il passaggio in Consiglio dei Ministri. Lo scrive Staffetta OnLine, che riporta i punti chiave del testo. Tra questi diversi gli interventi che sarebbero previsti per favorire l’impiego del Gnl, e che vedono Snam in prima linea; altri, pure di potenziale interesse per gli operatori marittimi, riguardano invece lo sviluppo dell’eolico offshore e del collegamento Thyrrenian link.
Più nel dettaglio, secondo la testata, la bozza prevede tra le altre cose le modifiche ai rigassificatori di Panigaglia (Gnl Italia, di Snam) e di Livorno (Olt) per consentire la spola con due Fsru (Floating Storage Unit) che saranno attraccate a Porto Torres e Portovesme. Relativamente a questi due impianti (nonché per la fornitura di navi gasiere) va ricordato che Snam aveva avviato già nel dicembre 2020 due indagini di mercato per raccogliere manifestazioni di interesse.
Nei mesi successivi la società aveva chiarito di valutare in circa 300 milioni di euro l’importo previsto per l’acquisto delle Frsu, nonché di prevedere una capacità di stoccaggio netta di Gnl pari ad almeno circa 100.000 mc a Portovesme e circa 25.000 mc a Porto Torres, stimando che la prima unità potesse diventare operativa nel 2024 e quella di Porto Torres nel 2025, con procedimenti di Via (Valutazione di impatto ambientale) avviati rispettivamente entro la fine del 2021 e nel 2022.
Come riportato ora da StaffettaOnLine, i due interventi favoriranno anche la decarbonizzazione delle industrie sarde. In particolare l’impianto di Portovesme permetterà l’impiego del Gnl nella raffineria di produzione di allumina di Portoscuso della società Eurallumina. Lo stesso avverrà per le attività industriali di Porto Torres con il secondo impianto, per il quale però – stando al provvedimento in bozza – ora Snam dovrà effettuare la progettazione della configurazione infrastrutturale, processo che potrà anche concludersi con la decisione di non realizzare l’impianto.
Secondo quanto riferito inoltre oggi da La Nuova Sardegna, Snam avrebbe intanto già presentato al ministero della Transizione ecologica e a quello della Cultura lo studio di impatto ambientale e l’autorizzazione unica per il progetto di Portovesme, dal quale si evince che l’impianto effettuerà fornitura di Gnl sia navale, tramite bettoline, sia ad autobotti.
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