Anche un nuovo treno Genova-Melzo tra i (molti) progetti di Oceanogate verso nord
Un nuovo treno container Genova – Melzo (oltre a quello già attivo, che funziona anche come fast corridor doganale) e lo sbarco, in partnership con altri operatori, in Nord Europa. Sono alcuni dei progetti di sviluppo che saranno perseguiti nei prossimi mesi da Oceanogate, l’impresa ferroviaria del gruppo Contship Italia. A illustrarli a SHIPPING ITALY […]
Un nuovo treno container Genova – Melzo (oltre a quello già attivo, che funziona anche come fast corridor doganale) e lo sbarco, in partnership con altri operatori, in Nord Europa. Sono alcuni dei progetti di sviluppo che saranno perseguiti nei prossimi mesi da Oceanogate, l’impresa ferroviaria del gruppo Contship Italia.
A illustrarli a SHIPPING ITALY è stata Nora Rossi, che dallo scorso luglio ha assunto l’incarico di direttore generale dell’azienda, dopo una lunga esperienza in Trenord.
“Quella che ho trovato è un’impresa ferroviaria giovane, una società piccola rispetto ad altre ma con personale molto competente, sia tra gli operativi sia tra lo staff amministrativo, molto concentrata nel Nord Italia e con un legame particolare con La Spezia e Lsct”.
Fresca di rinnovo per 5 anni della licenza di esercizio da parte di Ansfisa (“Lo abbiamo festeggiato, anche perché spesso vengono accordati rinnovi di tre anni. Questa durata ci permette una maggior capacità di pianificazione”), Oceanogate – spiega Rossi – sta ora lavorando all’introduzione di diverse novità.
“Dal 2022 avvieremo treni internazionali, verso Germania e Olanda, con partenza da Melzo. Inizialmente lo faremo collaborando con altri partner – imprese ferroviarie ed Mto – con cui abbiamo già relazioni, poi potremo valutare anche il conseguimento di licenze o l’apertura di controllate”. Tra queste il direttore generale cita ad esempio boxXpress.de (azienda tedesca specializzata nel trasporto ferroviario container dai porti del paese all’entroterra, partecipata da Eurokai, che controlla la stessa Contship), ma anche Tk Logistik e Hupac. “Abbiamo già richiesto la disponibilità di alcune tracce, contiamo di partire con i primi servizi già nel 2022. Un pensiero che coltiviamo è quello di aprire anche, successivamente, un ‘corridoio’ che da La Spezia possa raggiungere direttamente le località del Nord Europa”. L’altro fronte di sviluppo, meno immediato, riguarda proprio lo scalo ligure, con il programmato ampliamento di Lsct, che secondo Rossi porterà Oceanogate non solo a incrementare i traffici che gestisce da La Spezia, ma anche a incrementare l’attuale quota di mercato nello scalo, che pure “oggi è già predominante”. Il tutto, sottolinea, perseguendo “una crescita che non guarderà solo ai numeri ma al mantenimento della buona qualità del servizio”. Un altro interessante sviluppo relativo all’attività nei porti liguri, di attuazione più prossima, sarà inoltre l’approntamento di un nuovo treno container Genova – Melzo (oltre, come detto, a quello già attivo), in collaborazione con Hannibal (Mto di Contship), sul quale però al momento Oceanogate e il suo dg preferiscono non aggiungere altri dettagli.
Grazie anche ai nuovi treni verso il Nord Europa, per il 2022 la società punta a incrementare le percorrenze complessive, portandole a 830mila treni/km (dagli 815mila con cui prevede di chiudere il 2021, mentre il 2020 era stato archiviato con 880mila treni/km). “L’ingresso sul mercato di Medway (l’impresa ferroviaria di Msc, ndr) si è fatto sentire, abbiamo perso qualcosa in termini di traffici da La Spezia, anche se probabilmente l’operatore più colpito è stato Mercitalia Rail” ha commentato Rossi al riguardo.
Per sostenere i suoi piani di sviluppo, Oceanogate sta anche valutando investimenti per il potenziamento della flotta di locomotori di linea. “Agli attuali 11 potremmo aggiungere altri tre o quattro mezzi di tipo interoperabile – di cui ora non disponiamo – presi a noleggio o in leasing, già dal 2022. Relativamente alle locomotive di manovra (che ora sono quattro), la dotazione invece è adeguata. Dopo l’acquisto dello scorso anno (di una Cz Loko 741, ndr), stiamo comunque valutando uno svecchiamento, quindi la sostituzione di uno dei mezzi più datati, anche sfruttando le eventuali opportunità offerte in questo senso dal Pnrr”.
Francesca Marchesi
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