Vince l’Adsp: no al Gnl di Comet e C&T a Tremestieri
Il primo round è andato all’Autorità di Sistema Portuale di Messina: per il Tar di Catania è legittimo il suo diniego al progetto di Comet, concessionario del terminal di Tremestieri, di realizzare un impianto di stoccaggio e distribuzione di Gnl per mezzi navali e stradali. Il terminalista aveva ripreso una precedente idea di Caronte&Tourist, principale […]
Il primo round è andato all’Autorità di Sistema Portuale di Messina: per il Tar di Catania è legittimo il suo diniego al progetto di Comet, concessionario del terminal di Tremestieri, di realizzare un impianto di stoccaggio e distribuzione di Gnl per mezzi navali e stradali.
Il terminalista aveva ripreso una precedente idea di Caronte&Tourist, principale utilizzatore delle sue banchine, che era stata avallata dalla precedente amministrazione. La ‘nuova’ Adsp presieduta da Mario mega, però, suscitando le ire di Comet e Caronte, aveva bocciato il progetto, prevedendo nel Piano Operativo Triennale “uno studio di fattibilità per l’individuazione della miglior localizzazione di un deposito costiero di piccole dimensioni (non superiori a 9.000/10.000 mc) che consenta da un lato un facile approvvigionamento da parte della navi gasiere e dall’altro tempi di navigazione brevi per le bettoline che dovranno rifornire le navi ormeggiate nei Porti dello Stretto. La posizione dovrà essere studiata attentamente per consentire anche il rifornimento, a mezzo autocisterne, della rete di distribuzione stradale che certamente si svilupperà nei prossimi anni soprattutto in Sicilia. Il deposito costiero dovrà quindi essere ubicato subito nei pressi della rete autostradale”. Per l’Adsp, in sostanza, un deposito di Gnl è più che sufficiente ma la collocazione a Tremestieri non ottimizzerebbe l’interesse generale.
In proposito il Tar non solo ha rigettato gli argomenti di Comet relativi alla presunta inadeguatezza del Pot, secondo i giudici “strumento di programmazione finalizzato alla razionalizzazione delle attività dell’Autorità di sistema portuale, che ha la funzione di individuare gli interventi da attuare in concreto nell’ambito di quelli in astratto previsti dal Piano Regolatore Portuale”. Ma ha anche promosso la decisione di merito dell’Adsp, presa “nel quadro di una visione d’insieme relativa agli impianti di distribuzione di risorse energetiche” e “nell’esercizio dell’ampia discrezionalità riservata all’amministrazione concedente in materia di concessioni, che è sindacabile in sede giurisdizionale solo per vizi di illogicità, travisamento e arbitrarietà, che ad avviso del Collegio non ricorrono nel caso in esame”.
Per il Tar “non appare infatti illogica, bensì conforme all’interesse pubblico perseguito, la scelta di creare un deposito che possa contemporaneamente e in sicurezza servire le navi che attraversano lo Stretto e la distribuzione stradale, evitando la realizzazione di due diversi depositi di Gnl, come si verificherebbe ove venisse autorizzato quello proposto dalla ricorrente, che dovendosi localizzare all’interno del terminal di Tremestieri, darebbe luogo ad interferenze logistiche e funzionali in quanto ubicato in un’area operativa destinata all’imbarco/sbarco di mezzi, nei pressi dell’uscita di emergenza del porto, in area interessata dalla realizzazione di un terzo scivolo del porto di Tremestieri”.
Caronte&Tourist ha fatto sapere di “continuare a nutrire perplessità” e di “star valutando un ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa” (il secondo grado della giustizia amministrativa in Sicilia, ndr).
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY