Il gruppo terminalistico Psa rileva lo spedizioniere Bdp International attivo anche in Italia
Prosegue sul mercato della logistica il processo di integrazione verticale che vede protagoniste non solo le compagnie di navigazione ma anche le società terminalistiche. Il gruppo Psa ha annunciato l’acquisizione di Bdp International, società statunitense con headquarter a Philadelphia che offre soluzioni logistiche end-to-end e nella gestione di supply chain complesse, al servizio in particolare […]
Prosegue sul mercato della logistica il processo di integrazione verticale che vede protagoniste non solo le compagnie di navigazione ma anche le società terminalistiche.
Il gruppo Psa ha annunciato l’acquisizione di Bdp International, società statunitense con headquarter a Philadelphia che offre soluzioni logistiche end-to-end e nella gestione di supply chain complesse, al servizio in particolare dei settori chimico, industriale, dell’healthcare e del retail.
L’accordo ha evidentemente una portata globale, considerando che la singaporiana Psa è presente con i suoi oltre 60 terminal (non solo portuali, ma anche interni) in 26 paesi e che Bdp ha 133 uffici in tutto il mondo. L’intesa coinvolgerà direttamente anche l’Italia dove Psa è presente con tre terminal container a Genova (Psa Sech e Psa Genvoa Pra’) e a Marghera (Psa Venice – Vecon), mentre Bdp ha una controllata, Bdp Italia Srl, con sede a Segrate. Il gruppo statunitense vanta inoltre un manager italiano, Gerry Famà, nella posizione di Vice President Worlwide. A proposito di integrazioni verticale da non dimenticare, inoltre, le trattative in corso da mesi fra Psa Genoa Investments (la controllante dei terminal container genovesi) per entrare nel capitale dell’impresa ferroviaria FuoriMuro attiva nel porto di Genova e in Nord Italia. Così come merita particolare attenzione l’annuncio del numero uno di Psa Genova Pra’, Roberto Ferrari, a proposito del ruolo crescente del gruppo anche in Italia nelle attività di logistica a magazzino direttamente per caricatori e ricevitori (progetto parte di piano più ampi ribattezzato ‘Cargo solutions‘).
Tornando all’operazione, quella di Bdp “sarà la prima acquisizione di peso di Psa di questo tipo” ha commentato l’amministratore delegato del gruppo singaporiano, Tan Chong Meng, evidenziando che questa in particolare “completerà e amplierà” la capacità del gruppo di offrire soluzioni “agili, resilienti e innovative di gestione dei carichi” e sarà un “passo significativo e strategico nella direzione della creazione di una Internet of Logistics'”. I due gruppi hanno aggiunto inoltre di voler creare “opportunità per soluzioni sostenibili e personalizzate” per “caricatori e importatori che si stanno confrontando con un mercato volatile”.
Dal punto di vista formale l’accordo prevede che Psa International Pte rilevi il 100% delle azioni di Bdp International da Greenbriar Equity Group, private equity di New York che a sua volta le aveva acquistate tre anni fa. L’intesa è soggetta al via libera delle autorità competenti e alla definizione di ulteriori dettagli.
La controllata Bdp Italia Srl con sede a Segrate (Milano) nel 2020 aveva generato ricavi per circa 35 milioni di euro, un margine operativo lordo di 1,7 milioni e un utile netto di oltre 1,1 milioni di euro. Nel nostro Paese l’azienda presieduta da Yves Willy Gabriel Letange occupa (dato al 31 dicembre 2020) 38 persone, di cui 31 impiegati, 6 quadri e 1 dirigente. Nel suo ultimo bilancio Bdp Italia scriveva che per il 2021 la previsione è di realizzare un volume d’affari e un risultato economico in linea con quelli del 2020. Al 30 aprile scorso i ricavi risultavano però già in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2020.
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