Dai portuali all’autotrasporto, dai terminalisti alle AdSP: cominciata la fiera della Finanziaria
Come era prevedibile, fra i 6.300 emendamenti depositati dai partiti alla legge di Bilancio ce ne sono molti riguardanti il mondo dei trasporti. Oltre all’incidenza finanziaria (sono ‘solo’ 600 i milioni di euro a ‘disposizione’ dei partiti concessi dal Governo), sulla scrematura che sarà fatta entro domenica per l’avvio della discussione in Commissione di Bilancio […]
Come era prevedibile, fra i 6.300 emendamenti depositati dai partiti alla legge di Bilancio ce ne sono molti riguardanti il mondo dei trasporti.
Oltre all’incidenza finanziaria (sono ‘solo’ 600 i milioni di euro a ‘disposizione’ dei partiti concessi dal Governo), sulla scrematura che sarà fatta entro domenica per l’avvio della discussione in Commissione di Bilancio (si prevede che non saranno più di 600 gli emendamenti segnalati, cioè ammessi almeno alla discussione) peserà il fatto che i ritocchi siano sostenuti da più forze politiche.
Pressoché scontato, ad esempio, che passi il rifinanziamento delle cosiddette Agenzie del Lavoro dei porti di transhipment (Taranto, Gioia Tauro e Cagliari), proposto da Pd, M5S e Italia Viva in diverse varianti e ammontari. Idem per alcune misure chieste da Assiterminal e promosse da emendamenti di Pd, Iv e Lega relative a riequilibrio economico delle concessioni e sconti sui canoni per investimenti green. Le stesse forze politiche propongono un emendamento che, con l’1% delle tasse portuali, istituirà un fondo per il prepensionamento dei lavoratori di imprese portuali e terminalisti e una modifica alla disciplina Iva sul deposito e sosta di merce nei porti.
A promuovere congiuntamente un fondo da 20 milioni di euro nel 2022 alla cantieristica navale sono Pd e Lega. Pd, Lega e Forza Italia, poi, propongono un emendamento molto specifico, volto a passare da Uirnet (in liquidazione) all’Autorità di Sistema Portuale prerogative e fondi che il Commissario alla ricostruzione del Morandi le aveva assegnato per la realizzazione di alcuni varchi portuali.
Rimanendo fra mare e porto, sullo stesso tema il Movimento 5 Stelle chiede che la realizzazione del centro di smistamento merci di Alessandria sia affidato alla responsabilità del commissario per la realizzazione di terzo valico e nodo ferroviario di Genova. I pentastellati propugnano poi l’istituzione di una seconda AdSP in Sardegna e l’allargamento a Sciacca della giurisdizione di quella palermitana e chiedono l’inserimento dei marittimi di coperta fra i lavori usuranti.
Stessa cosa il Pd fa per i portuali soggetti a turni di notte. Sempre i Dem hanno depositato un emendamento per stanziare 2 milioni di euro a copertura del gap di lavoro da pandemia delle compagnie portuali nei primi sei mesi del 2022. Ed è sempre del Partito Democratico la proposta di prevedere un emolumento per i membri dei Comitati di Gestione delle Adsp (a discrezione del Mims, fino al 50% di quello dei presidenti).
In solitaria Italia Viva ha presentato un emendamento per sovvenzionare con 45 milioni di euro in tre anni alcuni lavori di resecazione dell’AdSP di Gioia Tauro, uno per sostenere (con 13,2 milioni di euro) il rilancio della società funiviaria del porto di Savona e uno per promuovere un credito di imposta per particolari investimenti in aree portuali e retroportuali. Solo la Lega ha sostenuto una modifica per incrementare le risorse a disposizione di Marebonus e Ferrobonus.
Molto trasversali alcune misure in materia di sostegno all’autotrasporto. Pd e M5S hanno depositato emendamenti per prevedere crediti di imposta (rispettivamente fino a totali 29 e 25 milioni di euro annui) per acquisto di additivi Adblue e Gnl da autotrazione, sostenuti nel primo caso da Iv e nel secondo dalla Lega, mentre Forza Italia auspica un intervento sui pedaggi autostradali per incentivare i mezzi a Gnl.
Bipartisan il sostegno al rifinanziamento con 5 milioni di euro dei servizi ferroviari cargo dal e per il sud Italia così come quello, seppur in misure differenti, alla sovvenzione per l’ottenimento di patenti e titoli abilitativi alla guida, in risposta al fabbisogno di autotrasportatori lamentato dalle imprese di settore. Solo il Pd, invece, propone di esentare l’autotrasporto dal contributo Art anche per il 2022.
A.M.
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