ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
I soci di Atena in visita al museo delle Navi Romane (FOTO)
Atena (Associazione di Tecnica Navale) ha organizzato una visita guidata al museo delle Navi Romane situato all’interno del Parco Archeologico di Ostia Antica. Recentemente inaugurato dopo quasi venti anni di chiusura per restauro, il museo è stato realizzato nel luogo stesso in cui le navi sono state ritrovate, all’interno dell’antico bacino portuale di Claudio e […]
Atena (Associazione di Tecnica Navale) ha organizzato una visita guidata al museo delle Navi Romane situato all’interno del Parco Archeologico di Ostia Antica. Recentemente inaugurato dopo quasi venti anni di chiusura per restauro, il museo è stato realizzato nel luogo stesso in cui le navi sono state ritrovate, all’interno dell’antico bacino portuale di Claudio e Traiano, il Portus Ostiensis Augusti, il più grande porto dell’impero romano.
Accolti dal Direttore del museo, Alessandro D’Alessio, e dal suo vice, Renato Sebastiani, per i visitatori è stato possibile conoscere dettagli su relitti e reperti presenti nel museo non comunemente noti ed è stato presentato un quadro esaustivo sulla navigazione marittima e fluviale in epoca romana, sulla consistenza e organizzazione della flotta militare in epoca imperiale e sugli scambi commerciali fra i vari porti del Mediterraneo.
Il museo conserva cinque relitti principali, di cui tre imbarcazioni fluviali per il trasporto delle merci lungo il Tevere tra Portus e Roma, una nave da trasporto marittimo e una delle barche da pesca dotata di un acquario centrale per conservare vivo il pescato.
Accompagnati dall’Ammiraglio Cristiano Bettini, già Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, è stato possibile comprendere i dettagli tecnico-costruttivi sull’armamento navale ai tempi dell’impero romano, criteri di costruzione e la complessità di esercizio delle navi romane in certe condizioni di carico.
Furono i lavori per la costruzione dell’aeroporto Leonardo da Vinci a consentire la scoperta degli imponenti resti della parte nord del porto imperiale, visibili vicino al museo, tra cui il molo monumentale settentrionale e la cosiddetta ‘Capitaneria’, dove si conserva una volta dipinta con l’unico affresco in cui è rappresentato il faro di Portus.
La presenza di tre navi caudicarie, imbarcazioni fluvio-marittime destinate al trasporto lungo il Tevere, ha permesso infatti uno studio approfondito di questa tipologia di battelli, rivelandone il sistema seriale di costruzione, per cui alla prua e alla poppa veniva assemblato un corpo centrale di maggiore o minore dimensione, a seconda delle necessità. Le tre caudicarie di Fiumicino potevano trasportare rispettivamente 70, 50 e 30 tonnellate.
La ‘barca del pescatore’ è un reperto eccezionale nel suo genere. L’acquario centrale per mantenere vivo il pescato era dotato di fori sul fondo per il ricambio dell’acqua, chiusi con tappi di pino.