Moody’s declassa l’outlook del trasporto via mare: “Il picco è stato raggiunto nel 2021”
Se l’analista Lars Jensen, amministratore delegato di Vespucci Maritime, ha fatto sapere di ritenere un azzardo il fare previsioni sull’andamento del trasporto via mare di container nel 2022, chi invece non ha potuto sottrarsi a questo compito è stata Moody’s. L’agenzia di rating (senza ovviamente entrare troppo negli aspetti operativi) ha diffuso una nota nella […]
Se l’analista Lars Jensen, amministratore delegato di Vespucci Maritime, ha fatto sapere di ritenere un azzardo il fare previsioni sull’andamento del trasporto via mare di container nel 2022, chi invece non ha potuto sottrarsi a questo compito è stata Moody’s.
L’agenzia di rating (senza ovviamente entrare troppo negli aspetti operativi) ha diffuso una nota nella quale ha innanzitutto annunciato di avere abbassato il suo outlook da positivo a stabile per i prossimi 12-18 mesi per quel che riguarda l’industria del trasporto via mare nel suo insieme. Non che il business andrà deteriorandosi, anzi: secondo il Moody’s Investor Service le prospettive di business e finanziarie del settore continueranno a restare “solide”, ma è improbabile che supereranno quelle, eccezionali, di oggi.
Più nel dettaglio, per il settore del trasporto container e quello dry bulk gli utili secondo Moody’s sono stati “a livelli record; tuttavia, prevediamo che diminuiranno rispetto al picco del 2021, pur rimanendo elevati” ha affermato Daniel Harlid, Vice President e Senior Analyst dell’agenzia, nonché autore del relativo report, in cui si evidenzia anche come le consegne di nuove navi il prossimo anno saranno “limitate”, contribuendo a mantenere su livelli alti le rate di nolo.
Parallelamente, Moody’s ha evidenziato che il prossimo anno resterà “elevata e robusta” la domanda di beni e materie prime, mentre probabilmente la crescita dei noli ha raggiunto un picco e inizierà a rallentare. L’agenzia ha anche osservato come la redditività record delle shipping company sia stata messa al servizio del ripagamento dei debiti, ma ha aggiunto di ritenere che la loro spesa in conto capitale continuerà ad aumentare. In particolare le compagnie anche il prossimo anno continueranno a investire in navi più nuove ed efficienti dal punto di vista energetico, per prepararsi all’introduzione di normative ambientali più rigorose.
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