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Nave di Hapag Lloyd a Vado Gateway: un pescaggio di quasi 16 metri alla base della scelta
A distanza di un paio di giorni dalla notizia (pubblicata da SHIPPING ITALY) che la nave portacontainer Afif di Hapag Lloyd ha scalato per la prima volta il terminal container Vado Gateway di Vado Ligure per poi fare successivamente rotta verso il Psa Genova Pra’ emergono ora i dettagli e le ragioni alla base di […]
A distanza di un paio di giorni dalla notizia (pubblicata da SHIPPING ITALY) che la nave portacontainer Afif di Hapag Lloyd ha scalato per la prima volta il terminal container Vado Gateway di Vado Ligure per poi fare successivamente rotta verso il Psa Genova Pra’ emergono ora i dettagli e le ragioni alla base di questa scelta estemporanea.
Due, secondo quanto confermato a SHIPPING ITALY da diverse parti coinvolte, i fattori che hanno indotto la compagnia di navigazione tedesca a ‘dirottare’ la sua nave da 15.000 Teu nel Ponente ligure. Il primo è la condizione di congestione del porto greco del Pireo, la seconda è un limite di pescaggi massimo a -14,5 metri attualmente esistente al terminal genovese di Psa.
La portacontainer Afif, proveniente dall’Estremo Oriente (lo scalo precedente era stato Singapore), è giunta in Mediterraneo a pieno carico e con un pescaggio di -15,6 metri. Avendo scelto di saltare lo scalo previsto in Grecia al Pireo, per evitare un’attesa prolungata in rada in attesa di un accosto libero, Hapag Lloyd ha preferito portare direttamente la nave in Liguria dove però al Psa Genova Pra’ vige attualmente una limitazione massima di profondità del fondale a -14,5 metri. Troppo poco per evitare un incaglio della nave a pieno carico e per questo è stato deciso di portarla al nuovo terminal di Vado Ligure gestito da Apm Terminal, dove infatti sono state effettuati un numero di sbarchi di container sufficienti ad alleggerire lo scafo fino a quando il pescaggio fosse circa di 14 metri. Quanto bastava per consentire alla nave un ingresso in sicurezza a Psa Genova Pra’, cosa che infatti è effettivamente avvenuto nella giornata di martedì 7 dicembre.
Vado Gateway ha colto l’occasione per mostrare al mercato, ad Hapag Lloyd (e non solo), i propri assi nella manica rappresentati da una linea di accosto superiore a 800 metri, fondali da 16 metri e gru di banchina di ultima generazione in grado di accogliere e lavorare senza problemi le navi portacontainer di ultima generazione.
A Psa Genova Pra’ questa vicenda ricorda una volta di più l’urgenza di effettuare lavori di dragaggio dei fondali, già previsti per il prossimo futuro insieme all’abbattimento appena della banchina una volta dedicata agli accosti di navi ro-ro che consentirà al terminal container di Psa di estendere lo spazio da dedicare alle grandi portacontainer.