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Maersk ha presentato la sua portacontainer del futuro (VIDEO)
Maersk, la prima (o forse già seconda) compagnia di navigazione al mondo nel trasporto di linea di carichi containerizzati, ha alzato il velo sul progetto delle otto prossime innovative navi portacontainer da 16.000 Teu alimentate a metanolo. Il loro disegno permettere di “migliorare del 20% l’efficienza energetica per container trasportato, rispetto alla media del settore […]
Maersk, la prima (o forse già seconda) compagnia di navigazione al mondo nel trasporto di linea di carichi containerizzati, ha alzato il velo sul progetto delle otto prossime innovative navi portacontainer da 16.000 Teu alimentate a metanolo.
Il loro disegno permettere di “migliorare del 20% l’efficienza energetica per container trasportato, rispetto alla media del settore per le navi di queste dimensioni” spiega la compagnia che è sempre stata storicamente innovatrice nel settore delle costruzioni navali in questo segmento di mercato. “Si prevede che l’intera serie di nuove costruzioni consentirà di risparmiare circa un milione di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, offrendo ai nostri clienti un trasporto a zero emissioni di carbonio sulle rotte oceaniche”.
Queste nuove navi saranno lunghe 350 metri, larghe 53,5 metri e avranno un aspetto estetico molto diverso da quello a cui siamo stati abituati fino ad oggi. L’alloggio dell’equipaggio e il ponte saranno situati a prua per permettere una massimizzazione di carico dei container in coperta mentre il fumaiolo si troverà a poppa e solo su un lato della nave, fornendo così ulteriore spazio per il carico. Questa separazione tra alloggi e fumaiolo migliorerà anche l’efficienza durante la sosta in banchina nei porti secondo la compagnia danese.
La realizzazione di questo progetto ha richiesto quasi cinque anni, un lavoro svolto tutto in un territorio inesplorato per quello che è stata fino ad oggi la progettazione navale. Per consentire questo nuovo design, è stato necessario affrontare diverse particolarità. In primo luogo il comfort dell’equipaggio doveva essere garantito con gli alloggi collocati in questa posizione (a prua) più esposta al moto ondoso. Oltre a ciò, un’adeguata resistenza dello scafo era anche un parametro chiave da salvaguardare, con il blocco degli alloggi che normalmente funziona come “irrigidimento” dello scafo quando è posizionato più indietro. È stato inoltre necessario sviluppare nuove disposizioni per le scialuppe di salvataggio e per le luci di navigazione, così come servirà posizionare nuove telecamere per supportare la visibilità del comandante durante la navigazione.
La serie, che verrà costruita dai cantieri sudcoreani Hyundai Heavy Industries, è dotata di un’innovativa configurazione del motore dual-fuel che potrà funzionare con metanolo e carburante convenzionale a basso tenore di zolfo. A proposito infine dell’autonomia, le navi saranno in grado di completare un intero viaggio intercontinentale di andata e ritorno, ad esempio fra Asia ed Europa, con metanolo verde grazie a serbatoi in grado di accogliere fino a 16.000 metri cubi di questo carburante pulito.
La prima nave della serie dovrebbe entrare in attività a inizio 2024.