Prorogato il procedimento Antitrust contro il presunto abuso di posizione dominante nello Stretto di Messina
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato che è stato prorogato al 31 marzo 2022 (dal 31 dicembre prossimo) il termine di conclusione del procedimento avviato nell’estate del 2020 nei confronti della società Caronte & Tourist Spa per il presunto abuso di posizione dominante nell’attività di traghettamento attraverso lo Stretto di Messina. Le […]
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato che è stato prorogato al 31 marzo 2022 (dal 31 dicembre prossimo) il termine di conclusione del procedimento avviato nell’estate del 2020 nei confronti della società Caronte & Tourist Spa per il presunto abuso di posizione dominante nell’attività di traghettamento attraverso lo Stretto di Messina. Le ragioni sono “la complessità delle fattispecie oggetto del procedimento e la necessità di assicurare alle parti il più ampio esercizio del diritto di difesa al fine di garantire appieno il diritto del contraddittorio”.
Oltre a ciò si è resa “altresì necessaria la sostituzione del responsabile del procedimento per sopravvenute esigenze organizzative”: la dott.ssa Claudia Giardina è stata sostituita con il dott. Giacomo Nervegna.
Il procedimento avviato dall’authority è volto ad accertare se l’operatore abbia una “posizione dominante nello Stretto di Messina nel trasporto marittimo di passeggeri con mezzi gommati al seguito e di mezzi commerciali con conducente e che si presenta quale monopolista di fatto sulla rotta Villa San Giovanni-Messina Rada San Francesco”.
L’indagine serve anche ad accertare se la società “applichi prezzi e condizioni contrattuali eccessivamente onerosi, violando in tal modo la prescrizione di cui all’art. 3, comma 1, lett. a) della legge n.287/90”.
A suo tempo l’Agcm aveva comunicato che da una prima analisi emergerebbe che Caronte & Tourist “pratichi prezzi alti e significativamente superiori rispetto a quelli praticati da altri operatori, oltretutto non parametrati rispetto agli ipotizzabili costi di svolgimento del servizio”.
La compagnia di navigazione messinese fin da subito si è detta certa “che grazie al procedimento si potrà giungere a una decisione dell’autorità garante della concorrenza che potrà acclarare la correttezza del sistema tariffario da noi praticato e riconoscere che le scelte effettuate comunque non danno luogo a nessun tipo di abuso”.
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