Prysmian fa il pieno da Terna con la posa dei cavi per Thyrrenian Link e la linea Elba – continente
Prysmian si è aggiudicata da Terna la posa dei cavi (sottomarini e terrestri) della nuova linea HVAC 132 kV tra l’isola d’Elba e il continente. L’infrastruttura, spiegava la stessa Terna alcuni mesi fa, collegherà nel dettaglio Piombino e Portoferraio, e avrà una lunghezza complessiva di circa 37 chilometri, 34 dei quali sotto il livello del […]
Prysmian si è aggiudicata da Terna la posa dei cavi (sottomarini e terrestri) della nuova linea HVAC 132 kV tra l’isola d’Elba e il continente. L’infrastruttura, spiegava la stessa Terna alcuni mesi fa, collegherà nel dettaglio Piombino e Portoferraio, e avrà una lunghezza complessiva di circa 37 chilometri, 34 dei quali sotto il livello del mare, a una profondità massima di circa 70 metri.
Per Prysmian, specialista nella posa di cavi, il contratto (vinto precisamente dalla controllata Prysmian Powerlink srl e aggiudicato al termine di una procedura negoziata) ha un valore di 77,047 milioni di euro.
Il gruppo milanese ha ottenuto recentemente da Terna anche un’altra commessa, di entità decisamente più consistente, relativa ai contratti quadro del Tyrrhenian Link, che collegherà la Sicilia con la Campania. Nel dettaglio la società milanese si è aggiudicata con la francese Nexans (in associazione con Roda e Mive) i la realizzazione di quattro cavi sottomarini ad alta tensione in corrente continua (Hvdc). La tratta Est, che collegherà Sicilia e Campania, è lunga circa 480 km mentre la tratta Ovest, tra Sicilia e Sardegna, è di 470 km. I due contratti quadro hanno un valore massimo di 1,7 miliardi di euro per quanto riguarda Prysmian e di 664 milioni di euro per Nexans.
Oltre a essere la più lunga infrastruttura elettrica mai realizzata in Italia, l’opera raggiungerà anche il primato mondiale di profondità di posa dei cavi sottomarini, arrivando a circa 2.000 metri sotto il livello del mare. Prysmian non ha svelato quale delle sue navi prevede di utilizzare per l’opera, ma considerate le sue caratteristiche non si può escludere che voglia servirsi dell’ultima arrivata, l’ammiraglia Leonardo Da Vinci, consegnatale da Vard lo scorso agosto e spesso descritta come l’unità “più performante sul mercato”.
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