‘Ibridato’ il San Cristoforo di Navigazione Laghi, ora tocca a Iris e Adamello
Prosegue la trasformazione della flotta di Navigazione Laghi, che da tempo ha avviato un percorso per rendere ibride le sue navi. Dopo il Topazio, è ora il turno del ritorno il servizio del San Cristoforo, pure in servizio sul Lago Maggiore. Il battello, realizzato nel 1965, è un mezzo bidirezionale in grado di trasportare 22 […]
Prosegue la trasformazione della flotta di Navigazione Laghi, che da tempo ha avviato un percorso per rendere ibride le sue navi.
Dopo il Topazio, è ora il turno del ritorno il servizio del San Cristoforo, pure in servizio sul Lago Maggiore. Il battello, realizzato nel 1965, è un mezzo bidirezionale in grado di trasportare 22 veicoli e 420 passeggeri, e la sua propulsione è ora diventata ibrida e full electric.
Nel frattempo la società, controllata dal Ministero, ha avviato due procedure per interventi analoghi sulle navi Iris, che opera sul Lago di Como, e Adamello, attiva sul Garda.
Per la prima delle due unità – un battello in grado di trasportare 255 passeggeri – si tratta per la precisione del secondo tentativo dopo il fallimento della prima gara, avviata a settembre e che prevedeva uno stanziamento di 995mila euro. Alla procedura ristretta erano arrivate richieste di invito dalle spezzine Casa del Motore di Argilla Srl e Siman Srl, nonché dalla genovese Rm Unipersonale Srl (poi esclusa), ma nessuna delle società si era poi fatta avanti. Per il nuovo tentativo (in scadenza il prossimo 21 gennaio) Navigazione Laghi ha quasi raddoppiato l’importo, alzandolo a 1,9 milioni di euro.
Quanto alla Adamello, traghetto realizzato nel 1992 in gradi di trasportare circa 30 auto e 300 passeggeri, Navigazione Laghi ha messo sul piatto per la sua conversione in unità ibrida 5,4 milioni di euro, avviando anche in questo caso una procedura ristretta per partecipare alla quale c’è tempo fino al 17 gennaio.
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