AdSP Genova salva in corner il programma straordinario e ritenta il mutuo
Il crollo del Ponte Morandi ha avuto effetti limitati sul porto di Genova, come ha certificato la Corte dei Conti, ma la legislazione speciale che ne è derivata, con relativo esborso di risorse pubbliche, continua a spiegare i propri di effetti, nella noncuranza del verdetto della magistratura contabile persino da parte dei colleghi di quella […]
Il crollo del Ponte Morandi ha avuto effetti limitati sul porto di Genova, come ha certificato la Corte dei Conti, ma la legislazione speciale che ne è derivata, con relativo esborso di risorse pubbliche, continua a spiegare i propri di effetti, nella noncuranza del verdetto della magistratura contabile persino da parte dei colleghi di quella amministrativa.
Oggi infatti il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta dell’Autorità di Sistema Portuale del capoluogo ligure di sospendere la sentenza con cui il Tar aveva annullato gli atti attraverso i quali l’ente, rifacendosi alla legislazione speciale di cui sopra, aveva nominato, senza adeguata istruttoria, un soggetto esterno (Marcos Montevecchi, dirigente Cociv) quale Rup (responsabile unico del procedimento) del programma straordinario di investimenti scaturito dall’incidente, braccio destro di fatto del responsabile dell’attuazione di tale programma (all’epoca Marco Rettighieri, presidente Cociv).
Il Consiglio di Stato ha ritenuto prevalente (sull’interesse di un dirigente dell’Adsp alla correttezza della distribuzione degli incarichi) la “necessità di dare continuità al programma straordinario di interventi infrastrutturali conseguenti alla ricostruzione del viadotto Polcevera, nell’ambito della legislazione emergenziale appositamente emanata”, sebbene tale emanazione sia stata ingiustificata, come statuito appunto dalla Corte dei Conti.
Una continuità che peraltro sarebbe stata garantita comunque, dato che Montevecchi ha una funzione di coordinamento del programma (che scade il 15 gennaio), ma all’atto pratico risulta Rup in senso proprio (cioè firmatario degli atti) per solo un procedimento in corso, vale a dire gli “Interventi stradali prioritari in ambito portuale” (appalto da circa 140 milioni di euro su oltre 2,3 miliardi complessivi del programma straordinario). E che Adsp aveva immediatamente provveduto a delegare il dirigente Giuseppe Canepa.
Ma tant’è, il fatto, richiamato da Adsp, che Montevecchi “svolga un ruolo chiave per i sopra richiamati interventi infrastrutturali in atto, quale Responsabile Unico del Procedimento di una delle principali opere del Programma” è sufficiente per il Cds ad integrare il “caso di estrema gravità e urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”.
Pertanto sentenza sospesa, pronunciamento nel merito rimandato a febbraio e Montevecchi reintegrato quel tanto che basta a chiudere il programma straordinario previsto da una legislazione speciale emanata su presupposti discutibili.
Intanto l’Adsp ha ripubblicato oggi un bando di gara per cercare un soggetto erogatore di un mutuo da 31,5 milioni di euro. Fatta salva la durata del termine per cui le offerte saranno ritenute vincolanti (90 giorni contro 180), avviso e capitolato sono identici a quelli pubblicati lo scorso novembre e scaduti, evidentemente con esito negativo, appena prima di Natale. Questa volta per trovare un finanziamento ci saranno quasi tre mesi.
A.M.
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