Il gruppo Vroon passa nelle mani delle banche ma Cavo rassicura: “Rimaniamo in Italia”
Il controllo azionario del gruppo armatoriale olandese Vroon, attivo e presente anche in Italia , passerà nelle mani dei suoi finanziatori. A rivelarlo è stata una nota della stessa shipping company finora timonata da Coco Vroon e dalla sua famiglia che, dopo anni di negoziazioni, ha raggiunto un accordo con gli istituti di credito che […]
Il controllo azionario del gruppo armatoriale olandese Vroon, attivo e presente anche in Italia , passerà nelle mani dei suoi finanziatori. A rivelarlo è stata una nota della stessa shipping company finora timonata da Coco Vroon e dalla sua famiglia che, dopo anni di negoziazioni, ha raggiunto un accordo con gli istituti di credito che assicurerà la continuità aziendale, uno stralcio del debito ma al tempo stesso anche il passaggio della maggioranza azionaria ai finanziatori.
Andrea Cavo, numero uno della società genovese Vroon Offshore Services, a SHIPPING ITALY ha dichiarato che “il gruppo lavora ormai da diversi anni alla conclusione di un accordo di ristrutturazione con il nostro pool di banche che ci auspichiamo venga formalizzato nei prossimi giorni. L’obiettivo dell’accordo è quello di garantire una sostenibilità finanziaria di lungo periodo al gruppo, gettando le basi per un periodo di ulteriore crescita. La forte riduzione del debito e la rimodulazione della compagine azionaria consentirà di concentrarci su nuove importanti sfide quali digitalizzazione, sostenibilità operativa e gestione per conto terzi”.
Oltre a ciò ha aggiunto: “Vroon Offshore Services SRL (Vos), società genovese che fornisce servizi di gestione integrata a una flotta di 18 offshore supply vessels, giocherà un ruolo fondamentale all’interno della nuova struttura di gruppo. Nel 2022 Vos si pone l’obiettivo non solo di consolidare la propria leadership di mercato nell’Est Mediterraneo e Africa, ma di sviluppare ulteriormente le proprie attività in Italia, investendo su personale altamente qualificato e su tecnologie capaci di ridurre drasticamente l’impatto ambientale, proponendosi come soluzione ‘one-stop-shop’ per investitori, operatori, armatori. Il recente raggiungimento di un tasso di utilizzazione del 100% è prova dell’elevata professionalità di tutti i nostri colleghi (a bordo e a terra) e della elevata qualità dei servizi da noi offerti”.
A proposito dell’accordo di massima raggiunto con i finanziatori sulla ristrutturazione del debito l’azienda in una nota spiega quanto segue: “Per diversi anni Vroon ha negoziato con i suoi finanziatori per risolvere il suo sovraindebitamento. Siamo lieti di essere stati finalmente in grado di raggiungere un accordo con i nostri finanziatori nel novembre 2021 che porterà a una significativa riduzione del debito. Questo, insieme ai profitti contabili realizzati dalle cessioni di navi nel corso del 2021, porterà a un significativo rafforzamento del bilancio della società e permetterà la continuità aziendale. In cambio della cancellazione del debito i finanziatori della società diventeranno gli azionisti di maggioranza di Vroon. Questo accordo è ancora soggetto ad approvazioni formali e dovrebbe essere attuato nella prima metà del 2022”.
Vroon ha una presenza importante nel mercato delle navi di supporto offshore, attraverso il suo segmento di attività Vroon Offshore Services (Vos) e questo business è stato negativamente influenzato nel corso del 2020 da una grave flessione dei mercati oil&gas, in gran parte conseguenza della pandemia globale di Covid-19. Anche le altre attività di Vroon sono state influenzate negativamente dalla pandemia ma in misura minore.
I ricavi netti nel 2020 sono stati pari a 356 milioni di dollari, l’Ebitda di 74 milioni di dollari e il risultato netto è stato negativo per 314 milioni di dollari, principalmente a causa di svalutazioni per 214 milioni di dollari. Le continue perdite e svalutazioni delle attività nei cinque anni precedenti hanno portato a un patrimonio netto di gruppo negativo alla fine del 2020 anno in cui il gruppo ha ceduto 18 navi ritenute antieconomiche o non strategiche.
Nel corso del 2021 le condizioni di mercato sono gradualmente migliorate per la maggior parte delle attività di Vroon, anche se l’impatto della persistente pandemia si è riflesso sui costi dell’equipaggio e su altre spese legate ai trasporti. “La nostra divisione Offshore ha visto i prezzi del petrolio riprendersi dai livelli molto bassi del 2020 e la nostra divisione Deepsea ha beneficiato dell’aumento dei flussi commerciali e della carenza di tonnellaggio regionale” prosegue la comunicazione. Nell’ambito del piano di salvataggio lanciato nel 2020 e per effetto degli accordi con ile banche per la cessione di attività non strategiche al fine di ripagare il debito, Vroon ha venduto 18 navi portacontainer, dry-bulk, crew-transfer e car carrier preferendo consolidare e ampliare la propria posizione di mercato nelle attività Offshore e Deepsea. Durante l’anno, abbiamo smaltito 18 navi e in gran parte abbiamo completato il nostro processo di smaltimento della flotta.
Per il 2020 il gruppo armatoriale olandese si dice “cautamente ottimista” e prevede “un continuo miglioramento” per le sue divisioni di business.
N.C.
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