Fermo amministrativo per la Ocean Viking a Trapani: Sos Mediterranee protesta
Valeria Taurino, direttrice generale della Ong, ha così commentato: “Ci rattrista questo estremo livello di attenzione e controllo cui la nostra nave continua a essere sottoposta”
Nella giornata di ieri, nel porto di Trapani, gli ispettori della Guardia Costiera specializzati in sicurezza della navigazione hanno sottoposto la nave Ocean Viking di bandiera Norvegese a un’ispezione volta a verificare l’ottemperanza alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale ad essa applicabili.
Secondo quanto reso noto dalla stessa autorità marittima la nave, attraccata lo scorso 25 Dicembre a Trapani, – dopo lo sbarco dei migranti presenti a bordo e un periodo di quarantena – è stata sottoposta a un’ispezione ordinaria periodica, obbligatoria essendo trascorsi più di 12 mesi dall’ultima ispezione (svolta ad Augusta il 21 Dicembre 2020), in ottemperanza alla normativa internazionale applicata a tutte le navi mercantili battenti bandiera straniera che approdano nei porti italiani.
“L’ispezione ha evidenziato diverse irregolarità di natura tecnica, tali da compromettere la sicurezza degli equipaggi e delle persone recuperate a bordo nel corso del servizio di assistenza svolto” si legge in una nota. In particolare, tra le altre, sono state rilevate irregolarità come il malfunzionamento dell’alimentazione elettrica di bordo, essenziale in caso di un emergenza in mare, e la presenza di liquidi infiammabili stoccati in locali della nave non idonei. Le deficienze riscontrate – alcune delle quali già rilevate in pregresse ispezioni – hanno evidenziato un carente sistema di gestione della sicurezza a bordo. La nave è stata quindi sottoposta a “fermo amministrativo” fino alla rettifica delle irregolarità rilevate in sede ispettiva.
La Ong Sos Mediterranee con una nota ha detto: “Dopo il fermo della Ocean Viking nel luglio 2020, SOS MEDITERRANEE, in collaborazione con l’armatore della nave e delle autorità dello Stato di bandiera – la Norvegia – ha intrapreso sforzi amministrativi e tecnici per soddisfare i nuovi standard di sicurezza richiesti dalle autorità italiane. Nel dicembre 2020, un altro Port State Control – un’ispezione delle navi straniere nei porti nazionali – aveva confermato che tutti i requisiti erano stati soddisfatti, e tutte le carenze rilevate durante l’ispezione di luglio erano state corrette. Da allora, nel corso 2021, l’equipaggio della Ocean Viking ha soccorso e portato in salvo 2.832 persone in 33 operazioni di soccorso”.
Inoltre la Ong aggiunge: “A partire dal mese scorso, la Ocean Viking poteva essere selezionata per una nuova ispezione periodica, ai sensi del Protocollo di Parigi (Paris MoU). Questa nuova ispezione è avvenuta ieri. Questa volta, le principali carenze rilevate dai funzionari del Port State Control sono relative a un’altra area della nave: i container sul ponte di poppa della Ocean Viking. Durante questa ispezione, è stato valutato che queste strutture, aggiunte alla nave per fornire riparo ai naufraghi e contenere le attrezzature necessarie per il nostro lavoro di salvataggio, devono essere registrate in modo diverso. La certificazione di queste strutture come “carico” è messa in discussione, ben due anni e mezzo dopo che tali strutture sono state installate in un cantiere professionale e certificate da tutti gli organismi di regolamentazione pertinenti. 5.108 persone sono state salvate dal pericolo in mare dall’inizio delle operazioni di questa nave, e altrettante hanno trovato riparo e sicurezza all’interno di queste strutture”.
Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, ha così commentato l’accaduto: “Ci rattrista questo estremo livello di attenzione e controllo cui la nostra nave continua a essere sottoposta. Questa ispezione rappresenta il sesto controllo dello Stato di approdo (Port State Control) a cui è stata sottoposta la Ocean Viking dall’inizio delle operazioni nel Mediterraneo centrale nell’agosto 2019. Saremo nuovamente costretti a ritardare le nostre operazioni, ben consapevoli che il 2021 è stato l’anno più letale nel Mediterraneo centrale dal 2017: solo il mese scorso, almeno 240 persone sono annegate alle porte dell’Europa. Le navi umanitarie come laOcean Viking, che riempiono il vuoto lasciato dagli stati europei, sono vitali per evitare questi naufragi”.
“Adesso – prosegue Taurino – ci consulteremo con il nostro armatore, con le amministrazioni marittime e le agenzie di certificazione per implementare le misure e le pratiche che garantiscano un rapido rilascio della nave al fine di continuare a salvare vite in mare senza ulteriori ritardi”.
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