Bucci su Ponte Somalia: “Grimaldi faccia un’istanza o s’accordi con un altro terminal”
Il sindaco di Genova suggerisce all’armatore come ovviare alla obbligata rinuncia alla sua banchina di riferimento nel capoluogo ligure
Genova – “A questo punto ci aspettiamo che Grimaldi faccia un’istanza di concessione o prenda accordi commerciali con qualcuno degli altri terminal”.
L’occasione era una conferenza stampa organizzata da Autorità di Sistema Portuale di Genova, struttura commissariale e Regione per fare il punto, a tre anni dall’avvio, sull’attuazione del Programma Straordinario degli investimenti portuali (il pacchetto di opere che il Decreto Genova, contribuendo al finanziamento, ha consentito all’Adsp di implementare in tandem col commissario per la ricostruzione del Morandi, Marco Bucci), ma l’attualità ha ovviamente giocato un ruolo primario.
Fra i più accesi argomenti di dibattito non poteva quindi non esserci il trasferimento dei depositi chimici di Superba e Carmagnani a Ponte Somalia in porto a Genova, con contestuale rinuncia di una porzione delle proprie aree da parte dell’attuale concessionario, ovvero Terminal San Giorgio. Fra le varie problematiche c’è il destino del traffico (in totale 150.000 semirimirchi ogni anno) movimentato sul terminal dal primo armatore italiano, che non si è risparmiato nelle scorse settimane in giudizi molto seeveri sull’operazione.
Due giorni fa, quindi, ecco la convocazione di Bucci per un incontro. Il sindaco, teoricamente non titolato trattandosi di materia schiettamente portuale, ha però giustificato la sua regia de facto, corroborato dal presidente dell’ente Paolo Emilio Signorini, con “l’aver chiesto, non imposto, all’AdSP una soluzione”. Dopodiché è venuto al punto con l’invito all’armatore: “È stato un incontro positivo, noi abbiamo dato la disponibilità a creare un tavolo per favorire la permanenza a Genova di quei traffici, ora sta a Grimaldi fare la prima mossa”.
Una versione che, perlomeno nella valutazione generale, non collima con quella di due componenti la delegazione armatoriale giunta l’altro ieri a Genova da Napoli, i quali hanno parlato di “forte delusione: ci aspettavamo una proposta o almeno un’idea, non certo che ci spiegassero come poterci rivolgere ad altri terminalisti quali Spinelli, Messina o Psa-Sech. La via giudiziaria resta aperta”.
Quanto poi alla summenzionata disponibilità di Tsg, è stato Signorini a rispondere in merito alla condizione posta dal terminalista del Gruppo Gavio e ribadita un paio di settimane fa: l’accoglimento dell’istanza per lo scioglimento dell’Associazione temporanea d’impresa (ati) fra Tsg e Gruppo Messina, concessionaria dei Ponti Libia e Canepa, comprensiva della rinuncia da parte dell’AdSP della pretesa di ottemperanza all’obbligo per la Ati di provvedere al tombamento fra le due banchine, condizione determinante in sede di aggiudicazione, nel 2009: “Stiamo istruendo la pratica, è prematuro dire se l’ente sia pronto ad accettare tale condizione. Certo è che dal 2009 molte cose sono cambiate, con l’emergere in primis di un interesse pubblico, manifestatoci dal Comune, per l’insediamento dei depositi a Ponte Somalia”.
Ultimo tema è quello del finanziamento pubblico all’operazione del trasferimento dei depositi, 30 milioni di euro inseriti nel suddetto programma. In base alla legge, il programma consta di una serie di interventi “da realizzare a cura della stessa Autorità di sistema portuale entro trentasei mesi dalla data di adozione” del programma stesso (15 gennaio 2019). Signorini ha spiegato come la formula sia stata interpretata da ente e commissario nel senso che “per ‘realizzazione’ abbiamo inteso l’aggiudicazione di un appalto relativo al singolo progetto”.
Cosa che, evidentemente, non è nel caso dei depositi, dato che ad oggi esiste – e solo in teoria, dato che il provvedimento sembra non essere nella disponibilità neppure di chi lo ha approvato – una delibera dell’AdSP (del 30 dicembre) che dà mandato “agli uffici di destinare 30 milioni di euro del Programma Straordinario alla ricollocazione dei depositi chimici e di definire gli atti demaniali in accoglimento dell’istanza presentata da Superba”, previa la correzione di tale istanza con alcune modifiche chieste dai componenti del Comitato di Gestione firmatari dell’approvazione, Andrea La Mattina e Rino Canavese. “L’aggiudicazione c’è, abbiamo aggiudicato quella cifra al Programma straordinario” ha minimizzato il sindaco, negando qualsivoglia contraddizione.
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