Visentini ha ceduto a greci la ‘nave dell’Esercito’ e pensa a nuove costruzioni
L’esperto armatore veneto guarda con interesse alla propulsione a metanolo per una nuova serie di bulk carrier o ro-ro
La nave ro-ro Excellent della società armatoriale Visentini Giovanni Trasporti Fluviomarittimi è stata ceduta. Lo ha confermato a SHIPPING ITALY proprio l’armatore Giovanni Visentini precisando che “il Moa (memorandum of agreement, ndr) è stato firmato e il closing è previsto a fine mese a Venezia. Attualmente la nave si trova ferma nel porto di Brindisi perchè ha terminato il proprio impiego di lungo termine al servizio del Ministero della Difesa per sopraggiunto limite d’età”.
Recentemente sempre SHIPPING ITALY aveva dato notizia del nuovo appalto per la gestione delle spedizioni nazionali e internazionali alla società danese Dsv attiva anche nel nostro Paese tramite una controllata: il valore dei contratti è rispettivamente di 20,015 milioni di euro per le spedizioni marittime e di 18,18 milioni per quelle aeree. Per questo contratto Dsv avrebbe garantito l’impiego delle navi ro-ro Severine e Capucine della società armatoriale Cobelfret ma pare che il gruppo logistico Jas abbia fatto ricorso al Tar del Lazio impugnando l’aggiudicazione.
Comunque vada a finire questa assegnazione, il ro-ro Excellent non poteva comunque essere preso in considerazione dal bando per questioni anagrafiche: costruita nel 1994 dal cantiere croato Kraljevica, questa nave di quasi 30 anni passerà ora nelle mani di una società greca per circa 3,8 milioni di euro. “Il prezzo, decisamente superiore al valore di scrap, riflette l’elevato interesse riscontarto per questa nave che ha attirato una dozzina di potenziali acquirenti” aggiunge Visentini.
Che ricorda con soddifsazione il lungo periodo di servizio svolto dalle sue navi per il Ministero della Difesa: “Si conclude un rapporto durato 32 anni, durante il quale ho svolto un lavoro che mi ero inventato quando andai a parlare con i vertici di allora del Ministero della Difesa per proporre loro di dotarsi di una nave dedicata per tarsferire i propri reggimenti inece che noleggiare naviglio a caro prezzo sul mercato spot. Abbiamo servito l’esercito in varie campagne tra cui Somalia, Albania, Kosovo, Afghanistan; è stata una bella esperienza mettersi al servizio del Paese”.
Il numero uno della Visentini Giovanni Trasporti Fluviomarittimi al di là di questa cessione guarda sempre con interesse a opportunità d’investimento in nuove costruzioni: “Stiamo decidendo il da farsi sul fronte dei nuovi acquisti, al momento sianmo un atimo fermi operchè indecisi sulla propulsione da scegliere per le navi del futuro. Sto valutando diverse posibilità in collaborazione con alcuni cantieri cinesi”. Queste le sue riflessioni in materia di nuovi carburanti: “L’idrogeno lo vedo ancora troppo lontano. Considero con attenzione in Gnl ma anche ad esempio il bioetanolo visto che con la mia famiglia siamo i più grandi produttori di mais degli Stati Uniti”. L’idea a cui sta guardando l’armatore veneto è quella di contribuire a produrre bioetanolo dai residui di lavorazione del mais seguendo in questo caso la scommessa già avviata da Stena che dal 2015 ha convertito il proprio traghetto Stena Germanica alla possibilità di essere alimentato con metanolo rinnovabile.
Le nuove navi che ha in mente “saranno con ogni probabilità bulk carrier”; improbabile che decida di far costruire altre newbuilding ro-ro (l’ultima era stata la Rosa dei Venti noleggiata Grendi Trasporti Marittimi) perché “di navi ro-ro e ro-pax ne stanno costruendo tantissime e il mercato va progressivamente consolidandosi in mano a pochi attori sul mercato”. Nel dry bulk, invece, “c’è più spazio per fare navi che possano incontrare un’elevata domanda da parte di noleggiatori e società asrmatoriali”.
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