Il prezzo del bunker Vlsfo raggiunge un nuovo picco storico (694 $/ton)
Per la società di analisi i caricatori devono prepararsi alla prossima introduzione di nuovi surcharge dei noli marittimi di tipo Baf (Bunker adjustment factor), dato che le formule di calcolo di tali fattori sono legate all’andamento appunto del Vlsfo
Anche se il divario toccato nel gennaio 2020 è ancora molto lontano, il costo del bunker navale a basso contenuto di zolfo si sta nuovamente allontanando, e di molto, da quello del tradizionale Ifo 380, uno dei principali carburanti di tipo Hsfo (high sulphur fuel oil).
Secondo le ultime analisi di Sea-Intelligence (basate su rilevazioni di Ship&Bunker), le quotazioni del Vlsfo (very low sulhur fuel oil) hanno infatti raggiunto recentemente un nuovo record, pari a un importo di 694 dollari/tonnellata toccato lo scorso 14 gennaio, superiore quindi a quello di 686,5 dollari/tonnellata cui si era arrivati poco l’introduzione di Imo2020, in quel caso per via della scarsa disponibilità e dei problemi di distribuzione.
“Questo significa – scrive la società di analisi – che non solo i prezzi del Vlsfo sono ora in zona record, ma anche che, per quel 70,5% di navi non dotate di scrubber, ci troviamo in una situazione equivalente a quella del caro-petrolio degli anni 2011-2014”. Per quel 29,5% della flotta dotata invece di scrubber, e che quindi può fare uso del tradizionale bunker Ifo 380, lo spread tra i prezzi dei carburanti sta diventando come detto sempre più rilevante.
Sea-Intelligence ha gettato quindi uno sguardo al suo andamento, rilevando (v. grafico) come questo stia salendo a ritmo sostenuto. Tuttavia, osserva “anche se I prezzi del Vlsfo hanno raggiunto un nuovo record, lo spread [con l’Ifo 380] non lo ha fatto”. Tornando al valore del carburante a basso confenuto di zolfo, secondo la società di analisi, i precedenti primati erano legati a problemi di approvvigionamento, mentre il picco attuale è sostenuto da un prezzo del petrolio, forte di per sé. Per questo motivo, non potremo aspettarci un rapido calo di questi importi sulla falsariga di quello osservato nel febbraio 2020, quando i problemi di fornitura si erano attenuati. La conclusione è quindi che i caricatori devono prepararsi alla prossima introduzione di nuovi surcharge dei noli marittimi di tipo Baf (Bunker adjustment factor), dato che le formule di calcolo di tali fattori sono legate all’andamento appunto del Vlsfo.
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