Una nave di F.lli d’Amico coinvolta in uno sversamento di petrolio in Perù
A causare l’incidente sarebbero state le onde generate dall’esplosione del vulcano a Tonga
Nelle scorse ore le autorità peruviane hanno reso noto che uno sversamento di petrolio si è riversato nelle acque nazionali, presso la provincia di Callao, e che le operazioni di contenimento sono in corso.
A causare l’incidente, la cui portata non è per il momento chiara – non sono state fatte stime, ma sono solo stati resi noti la chiusura di alcune spiagge e di una riserva naturale, il divieto di alcune attività fra cui la pesca e il carico pari a 1 milione di barili della nave coinvolta secondo quanto riportato da fonti locali ed internazionali –, sarebbero state le onde generate dall’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, nelle isole Tonga, 11mila km più a ovest nell’Oceano Pacifico. I marosi avrebbero quindi investito la petroliera Mare Doricum, della compagnia italiana Fratelli d’Amico Armatori, impegnata in quel momento nelle operazioni di scarico del greggio brasiliano (proveniente da un impianto carioca di Petrobras) negli impianti di Ventanilla al servizio della raffineria La Pampilla della spagnola Repsol. Un’indagine è stata avviata dalle autorità peruviane per verificare l’esatta dinamica dell’accaduto e accertarne le responsabilità. In discussione anche la tempestività della Marina peruviana nell’allertare sul rischio tsunami legato all’eruzione.
La società armatoriale italiana ha fatto sapere a SHIPPING ITALY quanto segue: “La Fratelli d’Amico Armatori S.p.A., società armatrice della nave petroliera Mare Doricum battente bandiera italiana, riferisce che, durante l’operazione di discarica di sabato 15 gennaio, presso il Terminal La Pampilla – Callao, Perù, a seguito della rottura improvvisa dell’oleodotto sottomarino del terminal, è stata notata una macchia di olio in prossimità della nave. Verso le 17:25 ora locale, il personale di guardia di bordo ha prontamente informato il Primo Ufficiale, il quale ha immediatamente interrotto le operazioni di discarica e ha assicurato che le valvole dei collettori fossero chiuse. Dal bordo è stato subito attivato il piano di emergenza antinquinamento (Sopep – Shipboard Oil Pollution Emergency Plan) e informate le autorità competenti.
La nota prosegue dicendo: “In concomitanza con la propria indagine, la Fratelli d’Amico Armatori sta collaborando strettamente con tutte le parti interessate per determinare la causa dell’incidente. In una dichiarazione del 17 gennaio 2022, l’Istituto Nazionale per la Protezione Civile peruviana riporta che ‘il Centro Operativo di Emergenza Settoriale (COES) del Ministero dell’Energia e delle Miniere ha riferito che le alte maree registrate nel Mare di Ventanilla, a seguito dell’eruzione vulcanica nel Mare di Tonga, hanno alterato il processo di discarica del greggio e quindi la Raffineria La Pampilla ha immediatamente attivato i protocolli di sicurezza e le sue unità sono riuscite a controllare l’incidente’. Le misure antinquinamento attuate dalle autorità locali ricevono il sostegno dalla Fratelli d’Amico Armatori. La Mare Doricum è attualmente ancorata in sicurezza al largo di Callao, senza segnalazioni di danni. Tutti i membri dell’equipaggio sono a bordo per garantire la gestione della nave”.
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