Salvataggio o amministrazione straordinaria: il destino di Moby e Cin appeso al volere del Mise
A Tirrenia in Amministrazione Straordinaria offerto un rimborso pari all’80% del credito di 180 milioni garantito con ipoteche su quattro traghetti
La tanto attesa udienza presso il tribunale di Milano per i concordati preventivi di Moby e di Compagnia Italiana di Navigazione si è conclusa e dalle informazioni che sono emerse la procura di Milano, attraverso il pubblico ministero Roberto Fontana, auspica che i commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria si esprimano “entro la fine di gennaio” sulla proposta aggiornata del concordato preventivo con continuità aziendale depositata appena ieri. Una sollecitazione avanzata per velocizzare i tempi dell’iter in corso davanti alla sezione fallimentare del tribunale del capoluogo lombardo sul salvataggio della compagnia di navigazione che garantisce occupazione a migliaia di marittimi.
Durante l’udienza odierna risulta sia stata trattata prima la questione relativa al concordato di Moby e poi quella inerente a Cin; alla nuova proposta di concordato, come già preannunciato, hanno aderito le banche e una parte (superiore al 30%) dei detentori delle obbligazioni in scadenza nel 2023. Fra i ‘favorevoli’ al piano proposto da Cin, inevitabilmente interconnesso a quello di Moby nonostante si tratti di due concordati preventivi in parallelo, manca Tirrenia in Amministrazione Straordinaria (la bad company nata dalla cessione dell’ex compagnia di navigazione pubblica a Moby avvenuta nel 2012) alla quale è stato proposto un pagamento di 144 milioni di euro garantiti da ipoteca con quattro navi. Il rimborso sarebbe quindi pari all’80% (in quattro rate scadenziate nel 2022, 2023, 2024 e 2025) del credito complessivo che risulta essere di 180 milioni di euro.
Secondo quanto riportato da agenzie di stampa, il pubblico ministero, che come detto ha sollecitato Tirrenia in A.S. a dare un parere in una decina di giorni per “non perdere tempo”, dal canto suo ha chiesto di estendere l’istanza di fallimento già avanzata per Cin anche a Moby al fine di innescare, nel caso in cui venisse rigettata la proposta di concordato, l’istituto dell’amministrazione straordinaria. Il termine per il parere dei commissari del Tribunale fallimentare sulla nuova versione del piano è stato fissato in 45 giorni, prima dell’adunanza dei creditori programmata per Moby il 6 aprile prossimo e per Cin una settimana più tardi.
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