Cauto ottimismo al porto di Civitavecchia sulla ripartenza post-covid
Rispetto al 2020 il traffico complessivo di merci nei tre scali laziali (oltre 13,3 milioni di tonnellate) è risultato in crescita di circa il 18%
I livelli di traffico prepandemia sono ancora distanti nei porti del Lazio, che hanno chiuso il 2021 con una movimentazione di 13,4 milioni di tonnellate, pari al -8,5% rispetto al 2019, 1,23 milioni di passeggeri di traghetti (-31,9%), 788mila automezzi su traghetti (-21,9%) e 519mila crocieristi (-80,5%). Rispetto invece al 2020 il traffico complessivo di merci negli scali laziali (oltre 13,3 milioni di tonnellate) è risultato in crescita di circa il 18% (pari a oltre 2 milioni di tonnellate). Scorporando fra i tre porti del sistema, “Civitavecchia – spiega una nota dell’ente – cresce del 20,2% rispetto al 2020 e di quasi l’1% anche rispetto al 2019, con Gaeta che migliora di circa il 15% anche in confronto a 2 anni fa, mentre il porto di Fiumicino risente della drastica riduzione del traffico aereo e quindi dell’utilizzo del jet-fuel, essendo i carburanti sostanzialmente l’unico prodotto movimentato. I dati sulle autostrade del mare confermano il porto di Civitavecchia come uno dei principali hub del settore, che in prospettiva, è quello su cui si intende puntare per diventare il riferimento del mercato nord-africano che in futuro è senza dubbio quello che avrà maggiori margini di crescita”.
Dati ritenuti “complessivamente positivi per il Network” dall’Autorità di Sistema Portuale, “che da un lato fanno ben sperare per una effettiva ripresa post-Covid; dall’altro però devono indurre a grande cautela anche per il 2022, soprattutto dal punto di vista dei riflessi negativi sul bilancio dell’ente, a cui lo scorso anno si è potuto porre rimedio solo grazie ai ristori”.
Una considerazione che rimanda al recente riordino adottato dall’ente a riguardo della Nuova Darsena Traghetti in via di realizzazione nella parte settentrionale del porto di Civitavecchia, “in relazione a cui siamo in attesa del termine per le osservazioni, dopodiché procederemo all’organizzazione concessoria” ha spiegato il presidente dell’ente Pino Musolino. Che si è anche soffermato sul valore in controtendenza, rispetto ad altri porti, del traffico containeristico (-6,7% rispetto al 2019): “Premesso che l’AdSP non fa né il terminalista né lo spedizioniere, ho avviato una serie di consultazioni con gli operatori per meglio comprendere questa incongruenza coi trend generali”.
Nuova Darsena Traghetti e dinamica del traffico container non sono gli unici argomenti di stringente attualità affrontati da Musolino. Quanto al destino dell’ex cantiere navale Privilege il presidente dell’Adsp ha spiegato che “l’ente sta procedendo nell’iter di revoca della concessione a Konig. Siamo stati informati dell’interessamento (reso noto dalla testata locale Etruria News, ndr) da parte di Tankoa Yachts, ma ad oggi non abbiamo registrato sviluppi, sebbene sia imminente la scadenza del termine del 31 gennaio concesso a Konig”. Soddisfazione infine per la mancata presentazione di osservazioni, alla scadenza del termine, al nuovo regolamento d’uso della banchina pubblica 24, redatto per metter fine alla cosiddetta guerra delle banane di qualche anno fa.
Tornando ai numeri, questo il dettaglio merceologico di Civitavecchia: “Nel porto di Civitavecchia il traffico complessivo risulta costituito per oltre il 90% da merci solide (8,8 milioni di tonnellate), in crescita del +19% (+1,4 milioni di tonnellate), e per il restante 9% da merci liquide pari a oltre 800 mila tonnellate, in crescita del +34%, +200 mila tonnellate. Le merci liquide si incrementano sensibilmente nel 2021, sia rispetto al 2020 (+34%) sia rispetto al 2019 (+31%), complessivamente pari a circa 838 mila tonnellate. Le merci solide (8,8 milioni di tonnellate) sono costituite per il 72% da merci varie in colli (ro-ro, merci in contenitori e altro) pari a circa 6,4 milioni di tonnellate, risultano in crescita del +17% pari a oltre 900 mila tonnellate in più movimentate, e per la restante parte da oltre 2,4 milioni di tonnellate da rinfuse solide in crescita del +25% per circa 500 mila tonnellate in più rispetto al 2020. Tra le rinfuse solide in crescita del 22% il carbone, per un volume complessivo di 1,9 milioni di tonnellate, e di oltre il 65% il traffico di prodotti metallurgici e minerali, che si confermano quale seconda tipologia di traffico tra le rinfuse solide, pari a circa 342 mila tonnellate complessive. Anche rispetto al 2019 il traffico complessivo di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia si incrementa di circa il 3%, pari a 70 mila tonnellate in più movimentate. Per quanto concerne il traffico di merci in colli, pari a circa 6,4 milioni di tonnellate, lo stesso risulta in crescita del 17%, pari a quasi 1 milione di tonnellate in più rispetto al 2020, incremento determinato quasi completamente da una sensibile crescita, di quasi il 20%, delle merci e automezzi trasportati in modalità ro-ro su navi in collegamenti di linea, traffico complessivamente pari a circa 5,4 milioni di tonnellate. In crescita del 6% anche il tonnellaggio di merci trasportate in contenitore, pari a quasi 1 milione di tonnellate a differenza del numero di teu, pari complessivamente a 100.248 teu, che risultano in flessione del 6% (-6.447 teu) a causa in gran parte di una sensibile flessione dei teu vuoti imbarcati e sbarcati (-17%; -5.838 teu) a differenza dei teu pieni che risultano sostanzialmente stabili (-0,8%). Con riferimento al traffico Ro-Ro si evidenzia in particolare una sensibile crescita del numero di mezzi pesanti imbarcati/sbarcati nel porto di Civitavecchia del 17,5% rispetto al 2020 e 5,6% rispetto al 2019 pari a circa 246 mila unità complessive”.
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