Eolico offshore: presentati due progetti per parchi galleggianti al largo della Calabria
I promotori dei due progetti sono Renewables (Repower) e Minervia Vento
I mari a sud est della Calabria potranno diventare sede nei prossimi anni di due nuovi parchi eolici offshore, entrambi di tipo galleggiante, la cui installazione rappresenterebbe una opportunità per gli operatori logistici e i fonitori di servizi di supporto della zona e non.
Alla Capitaneria di Porto di Crotone sono infatti due le istanze di questo tipo recepite e pubblicate di recente. La prima è a firma di Minervia Vento, azienda milanese presieduta da Fabrizio Tortora che ha come soci al 50% Bluefloat Energy International Srl e Falck Renewables Spa. La domanda di concessione demaniale marittima presentata è di durata quarantennale e riguarda uno specchio acqueo di oltre 2,135 milioni di metri quadrati, per ospitare un impianto composto da 45 aerogeneratori che verrebbero posti in mare ad una distanza dalla costa tra i 12 e i 30 km, nonché a 9 cavidotti per il recapito a terra. L’area interessata è più nel dettaglio situata nel mar Ionio, nel golfo di Squillace, tra Capo Rizzuto e Catanzaro Lido e di fronte al comune di Botricello.
Relativamente al traffico marittimo nella zona, l’analisi elaborata dal Rina per la società promotrice evidenzia come per la maggior parte questo sia “costituito da rotte di navi di piccole dimensioni”. Nel documento si rileva inoltre che “in prossimità della costa non sono presenti rotte di navi la cui classe GRT è pari o superiore alla 1 (
Renewables, controllata di Repower Italia, è invece la società a cui si deve il secondo progetto, intitolato ‘Repower fowt scandale’, che prevede di realizzare a “oltre 61,8 km da Capo Rizzuto e 74,8 km da Monasterace Marina”. Il parco sarà composto da 33 aerogeneratori con una potenza unitaria pari a 15 MW per totale di 495 MW. Per questo progetto la società ha richiesto una concessione 30ennale relativa a uno specchio acqueo esteso su circa 87 mila metri quadrati in acque territoriali e su 426mila metri quadrati al di fuori di esse. Anche l’analisi di questo progetto ha considerato la presenza di traffico navale, rilevando che questo si concentra “soprattutto nella zone prossime alla costa” ma “anche nello Ionio meridionale”. Tuttavia, si conclude, “l’elevata distanza da costa, che supera i 60 km, più un attento posizionamento del parco per evitare le rotte principali fanno sì che esso non interferisca con il traffico navale che collega la parte sud della Calabria con l’Italia e i Paesi vicini”.
Per entrambi i progetti vengono infine delineate a grandi linee le attività preparatorie, incluse quelle di assemblaggio delle parti, da svolgere in aree portuali con la presenza di gru mobili, e di installazione, per cui viene indicata la necessità di rimorchiatori. In particolare per il parco ideato da Renewables viene già individuata una possibile area di assemblaggio nella zona nord del porto nuovo di Crotone.
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