Sindacati protestano per la breve e illusoria parentesi di container a Taranto con Cma Cgm
Smaltite le congestioni a Malta e al Pireo il traffico al San Cataldo Terminal torna scarno. Chiesti chiarimenti a Yilport e AdSP sul futuro di una concessione dove in due anni è stato movimentato il 4,25% di quanto promesso
Come era prevedibile, dopo un mese sugli scudi il traffico al Molo Polisettoriale di Taranto sta tornando quello scarno degli ultimi anni, con due sole piccole navi attese dopo il 7 febbraio.
A denunciarlo sono i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che, dopo quattro settimane in cui al terminal, complici le congestioni di Malta e Pireo, sono attraccate navi a un ritmo quasi da grande hub portuale (una ventina di portacontainer), chiedono lumi al terminalista Yilport (socio della compagnia Cma Cgm protagonista di queste movimentazioni estemporanee) e all’Autorità di Sistema Portuale, dato che la concessione da 49 anni fu rilasciata nel 2019 con la promessa di movimentare 200mila Teu l’anno nei primi due anni per poi salire a 500mila (e riassorbire proporzionalmente i quasi 500 ex dipendenti dell’ex Tct – Taranto Container Terminal) a fronte dei circa 17mila contenitori complessivi movimentati fra 2020 e 2021.
“È già finito il grande interesse di Cma Cgm e del suo ex manager Nicolas Sartini, ora co-ceo di Yilport. Avevamo già intuito, dall’enfasi con la quale Yilport ha annunciato nelle scorse ore il contratto biennale per la movimentazione dei materiali del parco eolico, che non vi era altro all’orizzonte se non tornare ai ritmi pre-natalizi, con una nave feeder alla settimana al terminal container” hanno scritto i segretari locali delle sigle confederali Michele De Ponzio, Oronzo Fiorino e Carmelo Sasso.
“Chiederemo all’Autorità di sistema portuale un urgente incontro per capire definitivamente i programmi commerciali del terminal che, in una fase di congestione e rivoluzione delle rotte nel Mediterraneo, non può restare in stand by nell’attesa di qualche nave Cma Cgm che non sa dove operare Da Yilport e dal co-ceo Sartini noi attendiamo la sottoscrizione di contratti commerciali per il traffico container che resta la destinazione d’uso preminente del terminal di Taranto e per il cui rilancio e sviluppo è stata rilasciata la concessione” concludono i sindacati.
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