I porti sardi vedono la luce in fondo al tunnel pandemico
Il traffico merci cresce del 15% e arriva al -5% sul 2019. Incoraggiante la ripresa del traffico ro-pax, restano in crisi rinfuse liquide e crociere
Fra le Autorità di Sistema Portuale che hanno ad oggi diffuso i dati di traffico del 2021, quella sarda può vantare il maggior recupero sul periodo prepandemico.
Come si evince dalla tabella pubblicata dall’ente, che riproduciamo qui sotto, il comparto cargo è tornato a intravedere i valori del 2019, arrivando, grazie ad una crescita del 15% sul 2020, al -5%, con 44,1 milioni di tonnellate movimentate.
Come dappertutto a pesare, soprattutto in un sistema portuale come quello sardo dove la merceologia riveste un ruolo preminente, è il rallentamento degli energetici, con le rinfuse liquide in ripresa (14%) ma ancora sotto dell’8% rispetto al 2019. Discorso a sé quello del transhipment di container (crollato già prima della pandemia e ora di nuovo vicino ai livelli del 2019), non basta per il recupero il trend già positivo delle rinfuse solide e dei rotabili, anche se particolarmente incoraggiante è quest’ultimo dato; i 13,8 milioni di tonnellate valgono il 20% in più sul 2020 e s’avvicinano (-3%) al 2019 (14,3 milioni di tonnellate).
Un dato che, al netto della più lenta ripresa, si ritrova nella ripartenza (più rapida che in altri scali) dei passeggeri dei traghetti che, spiega l’Adsp, “registrano un più 38 per cento rispetto al 2020, passando da circa 2 milioni e 965 mila unità dell’anno precedente, a 4 milioni e 83 mila del 2021. Rispetto al periodo pre-covid il 2021 segna un – 18 per cento sui traffici passeggeri di linea (il 2020 ha chiuso con – 40 per cento) ed un – 40% su quelli per le isole di Carloforte e Corsica (lo scorso anno, rispetto al 2019, il volume si era ridotto del 57 per cento)”.
“Positivo – si legge ancora nella nota di Adsp – ma ancora ben al di sotto dei risultati del 2019 (- 87 %), il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2021 con un più 731 per cento rispetto al 2020, passando da appena 6 mila e 900 crocieristi, a circa 57 mila e 400 della scorsa stagione. Dato, comunque, incoraggiante, confortato da una programmazione di scali che, per il 2022, avvicina l’industria crocieristica alla definitiva uscita dalla crisi”.
“Chiudiamo il 2021 con percentuali decisamente incoraggianti, che lasciano intravedere una definitiva uscita dal peggiore periodo di crisi – ha spiegato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Nonostante l’aggravio dei protocolli sanitari sulla normale operatività, da una parte, ed un irregolare andamento dei traffici, dall’altra, gli scali di sistema, ed in particolare tutto il cluster portuale, hanno dimostrato al meglio una grande capacità di tenuta, resistendo alla sferzata della crisi, rimanendo in gioco nonostante le numerose restrizioni, senza arrecare disagi alla mobilità dei passeggeri e delle merci. Siamo quindi pronti, in questo 2022, a riguadagnare il culmine della risalita e a guardare al futuro con maggiore ottimismo, consci del fatto che ci attendono nuove ed importanti sfide per il rilancio di settori chiave, tra tutti quello del transhipment di contenitori, ma anche una pianificazione infrastrutturale ed una programmazione dei servizi ai passeggeri che possa conferire nuova linfa vitale e competitività, a livello internazionale, a tutti i nostri 8 porti di competenza”.
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