Saimare pronta a espandere le attività doganali nel porto di Gioia Tauro
La società facente capo al gruppo genovese Spinelli subentrerà ad alcune attività oggi in capo alla concessione di Caronte&Tourist su 57mila mq di piazzali e magazzini dello scalo calabrese
Lo status di Saimare a Gioia Tauro è destinato a mutare, ampliandosi da quello di spedizioniere a quello di titolare di attività legate a una concessione demaniale.
Lo si evince da un avviso dell’Autorità di Sistema Portuale calabrese, che rende noto come Caronte&Tourist abbia istato l’ente per chiedere di affidare a Saimare Gioia Tauro Srl (società controllata dalla genovese Saimare e partecipata dalla Sea General Services dell’imprenditore locale Francesco Tarantino e dalla catanese Marangolo) “parte dell’attività della concessione” e l’uso di alcuni locali dei relativi magazzini.
La concessione oggi detenuta da Caronte è valida fino al 2043 e riguarda 57mila mq di demanio marittimo, non su banchina, costituiti da due capannoni industriali (per quasi 10mila mq) e piazzali destinati ad attività di logistica portuale e magazzinaggio, stoccaggio, manipolazione merci, spedizioni e trasporti.
L’avviso, che dà 30 giorni di tempo per la presentazione di eventuali domande concorrenti, è parco di altre informazioni di dettaglio, limitandosi a menzionare una scrittura privata dello scorso 23 dicembre fra Caronte e Saimare, “relativa all’affidamento delle attività marittime e portuali e dei locali che si trovano all’interno dei magazzini”. E’ proprio Francesco Tarantino, amministratore delegato di Saimare Gioia Tauro, a precisare che “si tratta dell’attività doganale, che insieme all’agenzia marittima sono le nostre principali attività”.
Possibile che l’iniziativa di Saimare, oltre a consolidare e ampliare l’utilizzo di strutture effettuato finora in veste di cliente, prenda le mosse anche dalla ‘vicinanza’ fra l’azionista di riferimento dell’impresa marittima multiservizi genovese (il genovese Spinelli, affiancato fra gli altri da F.lli Cosulich, dalla Finservice della famiglia Scerni, da Clerici Holding e dalla Fin. Bi della famiglia Besozzi) e il gruppo Msc, cui fa capo il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro.
A.M.
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