In arrivo le nuove concessioni (annunciate) nei porti di Monfalcone e Livorno
L’Adsp nordestina ha approvato l’accordo quadro con Cetal, Cp, Martneri e Midolini per la suddivisione dei piazzali, quella toscana ha accolto le richieste di Sdt e Lorenzini. E adottato il regolamento per gli avviamenti
Per il rilascio delle concessioni terminalistiche dodecennali cui l’Autorità di Sistema del Mar Adriatico Orientale (Trieste) lavora da quando, nel 2020, il porto di Monfalcone è passato sotto la sua giurisdizione è ormai questione di poco.
Il biennale labor limae ha portato oggi all’approvazione in Comitato di Gestione – ha spiegato una nota dell’ente – di un “Accordo quadro relativo alle concessioni presso il porto di Monfalcone, dopo aver incassato l’ok della Commissione consultiva e dell’Organismo di partenariato. Gli operatori portuali di Monfalcone finalmente potranno disporre di aree per 12 anni, così da attivare adeguate attività per lo sviluppo dei traffici ed il rilancio del porto”.
Il documento approvato, regola in modo armonico tutti gli aspetti: durate, canoni, autorizzazioni, etc. Nella fattispecie saranno Cetal, Compagnia Portuale Monfalcone, MarterNeri (queste ultime due recentemente passate sotto il controllo di Fhp) e F.lli Midolini a sottoscrivere insieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, l’impegno reciproco a stipulare gli atti formali di concessione e locazione delle aree portuali, nelle quali verranno inseriti gli interventi infrastrutturali da loro proposti, insieme ai sottoservizi relativi a ciascuna area, in accordo ai rispettivi piani d’impresa.
“Gli operatori – ha spiegato la nota – avranno 30 giorni di tempo dalla firma dell’accordo per presentare i propri progetti di fattibilità tecnico economica, i piani d’impresa, i modelli Sid ed i rilievi celerimetrici, al fine di formalizzare gli atti di concessione/locazione/diritto di superficie relativi a ciascuna area, rispettivamente di 95.800 mq (Cetal), 197.800 mq (Cpm), 120.135 mq (MarterNeri) e 94.000 mq (Midolini). Il layout generale delle concessioni è il risultato di un percorso condiviso di ottimizzazione dell’utilizzo delle aree portuali. Allo stesso tempo rappresenta la base per una razionalizzazione della viabilità stradale e del layout ferroviario, al fine di aumentare l’intermodalità ferroviaria anche attraverso mirati interventi sulle infrastrutture. In futuro, con il processo di demanializzazione delle aree attualmente ancora patrimoniali, vi saranno ulteriori benefici per gli operatori”.
Anche a Livorno il Comitato di Gestione dell’Adsp ha provveduto a formalizzare il rilascio di un paio di concessioni ‘annunciate’ (da SHIPPING ITALY). “In particolare è stato dato l’ok al rilascio di un titolo concessorio di durata semestrale in favore della società Sintermar Darsena Toscana (Sdt) per l’utilizzo di un’area 18.500 mq in località Paduletta del porto di Livorno, da destinare al deposito di semirimorchi operati presso il terminal gestito dalla societò presso la Sponda Ovest della Darsena Toscana. SDT, che per le previsioni del 2022 ha segnalato un ipotizzato incremento medio generale dei volumi movimentanti di oltre il 10% rispetto all’anno precedente – con aumenti più elevati per il traffico dei trailer sia non accompagnati (+14,56%) che accompagnati (+14,88%) – ha giustificato la richiesta con l’esigenza di fronteggiare le difficoltà di congestionamento del terminal attraverso una migliore organizzazione logistica degli spazi portuali”.
Semaforo verde, inoltre, al rilascio di una concessione di durata semestrale in favore di Lorenzini per l’utilizzo di un’area di 17.000 mq retrostante la sponda Est della Darsena Toscana e prossima al Terminal della società. “L’istanza di concessione – ha spiegato l’ente – è motivata dalla necessità per il terminal di far fronte al significativo picco di traffico, connesso alle recenti fluttuazioni dei flussi logistici delle merci movimentate e conseguente anche all’emergenza Covid-19, che ha determinato una crescente criticità nella gestione logistica del terminal stesso. Le nuove aree assentite in concessione saranno infatti destinate allo svolgimento di operazioni portuali afferenti al traffico di contenitori e merce varia. La Società, che per far fronte ai picchi lavorativi ha incrementato il proprio personale nel corso del 2021 del 10%, passando da 81 a 90 dipendenti, si è inoltre resa disponibile ad eseguire lavori di infrastrutturazione sui piazzali per approntare le aree e renderle idonee all’attività operativa a cui si intende destinarle. Il concessionario investirà infine circa 1,2 milioni di euro in mezzi di sollevamento da destinare esclusivamente alle operazioni svolte nell’area in questione. Entrambe le concessioni hanno un minimo comun denominatore: potranno essere revocate in qualsiasi momento dall’Autorità di Sistema Portuale qualora dovesse provvedersi alla revisione degli assetti dell’intera area Multipurpose, in ragione dell’attuazione delle previsioni del Piano Regiolatore Portuale”.
Con l’occasione l’Adsp di Livorno ha annunciato anche l’adozione del “regolamento sugli avviamenti al lavoro del personale impiegato presso le imprese portuali. Il Regolamento si propone di migliorare gli strumenti di valutazione e indirizzo rispetto alla composizione dell’organico dei lavoratori del porto, rendendo maggiormente tempestiva e omogenea l’attività di monitoraggio sullo svolgimento in sicurezza delle attività portuali. Nel dettaglio, con l’entrata in vigore dell’ordinanza tutte le imprese autorizzate ai sensi degli artt. 16 e 17 faranno pervenire all’ente gli avviamenti del proprio personale addetto allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali prima dell’inizio di ciascun turno, oltre che in forma riepilogativa con cadenza mensile”.
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