La d’Amico Dry punta sulle post-panamax: annunciati un nuovo acquisto e una cessione
La shipping company guidata da Cesare d’Amico ha rilevato una post-panamax del 2017 e venduto una handysize del 2015
La shipping company d’Amico Dry, controllata del Gruppo d’Amico attiva nel trasporto marittimo di carichi secchi, ha completato l’acquisto di una nave che sarà ribattezzata Medi Amalfi a un prezzo definito “vantaggioso” ma non meglio specificato. Si tratta di una post-panamax da 88.000 dwt costruita nel 2017 presso i cantieri giapponesi di Oshima e gemella del Medi Serapo e Medi Ginevra (del 2018), già di proprietà di d’Amico.
Il gruppo romano ha anche annunciato di aver concretizzato la vendita (secondo fonti di mercato a Oldendorff) della nave Cielo di Virgin Gorda, una handysize da 39.000 tonnellate di portata lorda del 2015, costruita nei cantieri cinesi di Yangfan. “La vendita della Virgin Gorda è in linea con il momento particolarmente favorevole in termini di prezzo per questo segmento” si legge in una nota. La cessione di questa nave rientra inoltre nella strategia dei d’Amico di consolidarsi ancora di più nel segmento Post-Panamax con una flotta di navi flessibili e versatili, sia dal punto di vista commerciale che operativo.
Le operazioni “confermano il grande fermento del mercato dry che, dopo anni difficili, ha trovato nell’ultimo anno una grande ripresa, con noli che hanno toccato i massimi degli ultimi 10 anni” fa sapere la shipping company italiana.
Cesare d’Amico, amministartore delegato della Dry Cargo business unit, ha dichiarato: “La Medi Amalfi, nave gemella della Medi Serapo e Medi Ginevra, è di costruzione giapponese, i cui cantieri sono sempre stati all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ingegneristico, e dove d’Amico ha fatto costruire gran parte delle sue navi di ultima generazione. Un’operazione che conferma ulteriormente la nostra posizione di leadership tra le flotte più giovani e innovative nel panorama globale e l’impegno nel ricercare un livello ancora più elevato di sicurezza, attenzione all’ambiente e performance”. Cesare d’Amico ha poi aggiunto: “Il 2021 è stato un anno molto positivo per il mercato del dry bulk che ci permette di affrontare il 2022 con grande ottimismo, pronti a poter cogliere nuove opportunità. Crediamo molto nel design delle post-panamax e negli ultimi anni anche i nostri principali noleggiatori ne hanno apprezzato la maggiore capacità di carico e le eccezionali caratteristiche di pescaggio. Ci aspettiamo che in futuro questo design diventi quello maggiormente prevalente. Inoltre, negli ultimi anni, i pochi ordini di nuove navi dry bulk, ci hanno
mostrato la preferenza di diversi gli armatori per le post-panamax rispetto alle kamsarmax e anche noi siamo di questo avviso”.
La Medi Amalfi è dotata di motorizzazione completamente elettronica, di ultima generazione e provvista di controllo automatico per l’ottimizzazione del consumo. l’azienda nalle sua comunicaizone loda ancora “la versatilità delle post-panamax, in termini di dimensioni e capacità di carico,” che “consente infatti una pluralità di utilizzi sia nella varietà di merci trasportate sia nelle tipologie di rotte servite. Questa peculiarità, unita alle straordinarie caratteristiche costruttive, consentirà alla società d’Amico Dry, che gestirà la nave per il trasporto di materie prime, principalmente grano e minerali, di aumentarne la redditività e l’appetibilità sul mercato delle rotte internazionali”.
Attualmente, d’Amico Dry opera una flotta di circa 50 navi, principalmente nei segmenti Post-Panamax/Kamsarmax, Supramax e Handy, di cui 20 di proprietà con un’età media di 4 anni e tutte “Eco-type”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY