Dopo Vado Gateway l’automazione farà il suo ingresso in banchina anche a Spezia
Sommariva: “Si sarà un grosso investimento su figure dedicate alla manutenzione e alla gestione dell’impianto; saranno figure tecniche, manutentori più che gruisti”
Il processo di automazione nei porti italiani, iniziato a fine 2019 con Vado Gateway a Vado Ligure, primo terminal container semi-automatizzato, prosegue anche a La Spezia, con attenzione in particolare al tema dell’occupazione. E’ infatti previsto un forte impulso in questo senso che proverrà dall’attuazione degli ampliamenti delle banchine sul Terzo bacino a opera di La Spezia
Container Terminal.
Quello che si sta prospettando nel porto spezzino è un terminal semi automatizzato, con gru controllate da remoto che porterà cambiamenti profondi nell’operatività e modifiche anche ad alcune delle figure professionali richieste. “Sono aspetti ancora da approfondire, ma ci sarà un grosso investimento su figure dedicate alla manutenzione e alla gestione dell’impianto, – ha spiegato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva – saranno figure tecniche, manutentori, più che gruisti”.
L’investimento previsto dal piano dell’organico del porto, approvato nelle scorse settimane, è di mezzo milione, e servirà per formare e adeguare le professionalità presenti. “Il progresso tecnologico non si può arrestare, per l’organizzazione del porto ciò potrebbe tradursi in una possibile contrazione degli organici. Per questo occorre gestire il processo e lavorare sulla riqualificazione del personale esistente” ha affermato Sommariva che ha ricordato anche la proposta di realizzare un polo unico della formazione legato al settore navale e alla difesa del ministro Andrea Orlando: “E’ un’idea che personalmente supporto econdivido e credo che nei prossimi mesi anche l’Authority potrà impegnarsi per la realizzazione di un progetto di questo tipo”. Il presidente ha confermato che la crisi pandemica non ha fatto perdere posti di lavoro nel suo sistema portuale, che anzi, è in risalita, tanto che sono riprese le assunzioni: “Oggi sono circa 1.600 gli occupati tra tutte le imprese ex articolo 16, ma allargando a tutto l’indotto arriviamo a 10 mila unità”.
Fra i progetti in corso della Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale Sommariva ha citato anche l’impegno alla transizione ecologica e digitale, all’ampliamento delle banchine commerciali, e alla realizzazione del nuovo terminal crociere che potrebbe “generare occupazione importante, di tipo stagionale, per i servizi accessori legati al flusso dei passeggeri”.
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