Incagliata una portacontainer ultra large di Maersk in Germania
Nelle scorse ore una delle più grandi navi portacontainer del mondo, la Mumbai Maersk da 20.000 Teu, si è arenata al largo dell’isola tedesca di Wangerooge nel Mare del Nord. Il sinistro è stato confermato sia dalla compagnia di navigazione Maersk che dalle autorità marittime lcoali; a bordo non si è registrato nessun ferito tra […]
Nelle scorse ore una delle più grandi navi portacontainer del mondo, la Mumbai Maersk da 20.000 Teu, si è arenata al largo dell’isola tedesca di Wangerooge nel Mare del Nord. Il sinistro è stato confermato sia dalla compagnia di navigazione Maersk che dalle autorità marittime lcoali; a bordo non si è registrato nessun ferito tra i 30 membri d’equipaggio, nessuna perdita di idrocarburi è stata rilevata e l’ingresso al porto di Wilhelmshaven non è ostruito.
Un primo tentativo di liberare la nave lunga 400 metri per portarle in acque più profonde è fallito nonostante l’intervento di cinque rimorchiatori. La società di salvataggio incaricata proverà nuovamente a rimorchiare lo scafo della nave nella notte fra giovedì e venerdì.
“Hanno deciso di non iniziare un tentativo con la marea del pomeriggio perché non c’è abbastanza acqua. Ora si concentreranno sulla marea notturna per iniziare il tentativo, che si spera abbia successo” ha detto un portavoce.
La nave, battente bandiera danese, era in viaggio da Rotterdam, in Olanda, verso lo scalo tedesco di Bremerhaven quando si è arenata nella tarda serata di mercoledì.
Le autorità competenti di Wilhelmshaven e Oldenburg hanno fatto sapere che un’indagine per accertare le cause dell’incidente è già in corso.
L’incaglio di una nave ultra large container carrier riporta alla mente il sinistro della Ever Given che un anno fa bloccoò per una settimana il transito e i traffici marittimi attraverso il canale di Suez. Già prima, però, anche un’altra portacontainer extra-large di China Shipping, la CSCL Jupiter, era rimasta per diversi giorni incagliata lungo il fiume Schelda che conduce al porto di Anversa. Anche in quel caso l’innalzamento della marea e l’impiegio di diversi rimorchiatori consentì, dopo molti sforzi, di ottenere lo spostamento dello scafo e il disincaglio della nave.
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