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Arkas a Spezia rassicurato sul nuovo terminal che nel 2021 doveva movimentare 465.000 Teu
Il magnate turco in “visita di conforto” al presidente Sommariva in vista di un’auspicata partenza dei lavori per il raddoppio della banchina
Nei giorni scorsi ha ‘fatto notizia’ la visita di Lucien Arkas, patron dell’omonimo gruppo armatoriale turco Arkas, che insieme al figlio Bernard Arcas (curiosamente con la lettera C nel cognome il secondo) si è recato al porto di La Spezia per confermare l’investimento relativo all’ampliamento del Terminal Del Golfo insieme ad Alberto Musso (gruppo Tarros) e a Fratelli Cosulich. Proprio Augusto Cosulich a SHIPPING ITALY spiega che si è trattato di “una visita di conforto” in attesa dell’avvio dei lavori che “grazie al lavoro fattivo del presidente della port authority Mario Sommariva, e del segretario generale, Francesco Di Sarcino, dovrebbero partire fra un anno per completarsi nel giro di 2/3 anni”.
Conforto è in effetti la definizione migliore per qualificare la visita di un imprenditore estero che dal 2013 ha deciso di scommettere su questa operazione ma che ad oggi non ha ancora visto nemmeno posare la prima pietra dei lavori per tutta una serie di ragioni burocratiche, legali, economiche, ecc.
Era infatti il mese di settembre del 2013 quando Lucien Arkas sbarcò a Genova durante la Genoa Shipping Week, di cui era stato l’ospite donore, annunciando appunto l’interesse a entrare in un porto ligure. Di lì a breve si scoprì che stava parlando del Terminal Del Golfo di La Spezia dove, insieme al partner operativo Tarros, aveva pensato di investire per ampliare il terminal container dedicato ai traffici container intramediterranei.
Due anni più tardi, nell’aprile del 2015, il comitato di gestione presieduto dall’allora presidente dell’Autorità portuale di Spezia, Lorenzo Forcieri, espresse parere favorevole all’ampliamento del terminal e al prolungamento della concessione a Terminal del Golfo ma fino a oggi tutto è rimasto fermo. Vittima anche di un gioco a incastri con il progetto di ampliamento del vicino La Spezia Container Terminal che bene venne spiegato dall’attuale presidente Sommariva in occasione della sua prima conferenza stampa pubblica l’anno scorso: “La madre di tutte le questioni nel porto di La Spezia è la concessione di Contship Italia” aveva detto.
Pensare che nel 2021 il nuovo, già ampliato, Terminal Del Golfo avrebbe dovuto movimentare quasi mezzo milione di Teu secondo gli annunci del 2015. “Il Comitato portuale di La Spezia ha stabilito di rilasciare alla società attualmente detentrice di una concessione relativa ad una superficie di 42.517 mq in scadenza il 31 gennaio 2016 una concessione della durata di 37 anni, a fronte di un piano di investimenti del terminalista stimato in 44,5 milioni di euro per opere infrastrutturali e altri 60 milioni per equipment portuale” recitava una nota della port authority post-voto favorevole del comitato portuale.
“Verranno realizzati nuovi banchinamenti che daranno origine a un ampliamento di superficie pari a 79.000 mq rispetto agli attuali 42.517 mq, per una superficie totale di piazzali pari a circa 121.517 mq., necessari a favorire aumenti di produttività del terminal” aggiungeva ancora la nota dell’Autorità portuale guidata da Lorenzo Forcieri. “L’impatto occupazionale dell’operazione relativa al terzo bacino portuale sarà di circa 545 occupati (contro gli attuali 182) tra occupazione diretta, occupazione indotta e occupazione indiretta, secondo quanto previsto dal piano industriale di rilancio del terminal. L’incremento del traffico generato degli interventi di upgrade sarà infatti considerevole: sempre secondo le stime si passerà dagli attuali 140.000 Teu a 465.000 Teu nel 2021, fino a giungere a circa 600.000 Teu a pieno regime, negli anni successivi”.
Nel 2021 Terminal Del Golfo ha movimentato 112.198 Teu, in crescita del 21% rispetto al 2020, e Lucien Arkas è stato rassicurato sul fatto che a breve i lavori di ampliamento del terminal potranno partire.