Entra nel vivo il progetto del terminal Gnl offshore ‘italo-greco’ di Alexandroupolis
Approvata la decisione finale di investimento’ (Final Investment Decision), mentre Desfa (Snam) formalizza il suo ingresso con il 20%
Doppio avanzamento per il progetto per lo sviluppo del terminal galleggiante Alexandroupolis Lng, promosso da Gastrade, che sorgerà nel nord della Grecia e che vede al suo interno una sempre più significativa presenza italiana.
Il primo riguarda il ruolo di Desfa, l’operatore greco del gas controllato al 66% da un consorzio guidato da Snam, che nel novembre del 2020 aveva annunciato il suo ingresso nella società con una partecipazione del 20%. Il passaggio è stato infatti formalizzato lo scorso 30 dicembre con una firma tra le due controparti.
Più sostanziale il secondo step. A fine gennaio l’assemblea generale di Gastrade riguardo al progetto ha infatti assunto all’unanimità la ‘decisione finale di investimento’ (Final Investment Decision), passaggio che permetterà alla costruzione di entrare nel vivo. La stessa assemblea ha valutato il suo avanzamento in linea con i tempi già fissati per la realizzazione, che prevedono l’entrata in operatività del terminal entro la fine del 2023.
Da evidenziare che nel progetto è coinvolto, tramite la controllata GasLog Cyprus Investments Ltd, anche Gaslog, gruppo armatoriale greco attivo nel trasporto di gas tramite una flotta di 35 Lng carrier, che dal prossimo marzo passerà interamente sotto la guida del manager italiano Paolo Enoizi (che ora ne è Coo, ricoprendo anche l’incarico di Ceo di Gaslog Partners).
Commentando la decisione finale di investimento, Enoizi ha spiegato che Gaslog partecipa al progetto di Alexandroupolis “non solo come azionista” ma anche perché si occuperà di fornire e operare la stessa Floating Storage and Regasification Unit. La piattaforma galleggiante sarà infatti una delle navi della flotta della compagnia che, dopo opportuna conversione, verrà conferita a Gastrade nella entro la fine del 2023.
Il terminal offshore di Alexandroupoulis vedrà impiegata una Fsru con una capacità di 153.500 mc di gnl, la quale sarà connessa tramite una pipeline da 28 km alla rete greca, contribuendo ad approvvigionare anche Romania, Serbia e Macedonia del Nord. Secondo i suoi promotori, la struttura darà un contributo significativo alla sicurezza energetica greca e dell’Europa Sudorientale.
F.M.
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