Il premier Draghi in visita al porto di Genova: “Ampliare le infrastrutture per un traffico sempre maggiore” (FOTO – VIDEO)
A bordo di una motovedetta della Guardia Costiera ha persorso il tratto di mare che dal Marina Genova Aeroporto arriva fino a palazzo San Giorgio
Il premier mario Draghi è atterrato alle 9:30 di questa mattina all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova trasferendosi poi in auto nel vicino Marina Genova Aeroporto dove ad attenderlo c’erano il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, e l’ammiraglio della locale Capitaneria di porto, Sergio Liardo.
Si è imbarcato a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera per visitare il porto di Genova dal mare, vedendo dal vivo quali aree saranno oggetto di lavori previsti dal Piano straordinario delle opere: in particolare nuova diga e ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri a Sestri Ponente (nonostante l’avvio di queste opere stia subendo ritardi a causa di diversi ricorsi al Tar promossi contro le agigudicazioni).
“La velocità e l’efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l’intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull’industria regionale e nazionale” ha detto il premier presso la sede della port authority. “L’Italia è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall’aumento degli scambi commerciali”.
Questa la linea d’azione espressa da Draghi: “Intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore. Vogliamo migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci consente di investire in progetti di lungo termine e – aggiunge Draghi -migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture”.
Infine ha aggiunto: “Far crescere l’area portuale di Genova vuol dire scommettere sul potenziale di questa città. Sulla capacità del nostro Paese di essere protagonista nel Mediterraneo e nel mondo. Vuol dire creare occupazione e nuove opportunità per i giovani. E dimostrare che interventi di questa portata possono essere realizzati nel rispetto dell’ambiente e andare di pari passo con il miglioramento dei servizi per i cittadini”.
Tra gli interventi previsti, 500 milioni “per la nuova diga foranea, per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni. Investiamo nell’alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova, un cantiere già avviato” conclude Draghi.
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