Spinelli prova ad allargarsi sull’ex carbonile Enel in porto a Genova
La locale Autoruità di sistema portuale avrebbe avviato una conferenza dei servizi anche per valutare l’istanza del gruppo già concessionario di parte di ponte Ex Idroscalo
Sul sito dell’ente non figura nulla, almeno per il momento, ma a SHIPPING ITALY risulta che già almeno una seduta di conferenza dei servizi, convocata dall’Autorità di Sistema Portuale di Genova (che non ha smentito), si sarebbe tenuta per discutere (anche) di una nuova istanza presentata dal Gruppo Spinelli per il rilascio di una concessione su un’ulteriore porzione di ponte Ex Idroscalo.
Si tratta del molo su cui insiste parte della storica concessione del gruppo, confinante con l’area cosiddetta dell’ex carbonile Enel, tutt’ora in concessione al gruppo statale energetico, che vi ha però rinunciato a latere della chiusura della prospiciente centrale elettrica. In parallelo alla dismissione dello stabilimento, le aree stanno tornando nella disponibilità demaniale e una prima porzione di 7.600 mq (quella individuata con la lettera B nella figura in pagina) è già stata data in concessione a Spinelli nel maggio scorso per tre anni.
Non senza polemiche e ricorsi. Gli spazi in questione, infatti, sono molto ambiti per la posizione baricentrica e prossima a diversi terminal. L’intera area, inoltre, era stata già ad oggetto di un’apposita istanza da parte di Superba, che anni fa aveva sottoposto alla port authority un progetto di ricollocazione dei depositi chimici oggi gestiti a Multedo. Istanza ad oggi inesitata e il cui accoglimento Superba ha risollecitato laddove non andasse a buon fine la richiesta, presentata qualche mese fa ad AdSP, di spostarsi su Ponte Somalia.
Non solo. Ponte Ex Idroscalo è stato recentemente indicato dalla cordata aggiudicataria in pectore dei lavori del cosiddetto ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente (procedura peraltro appena divenuta oggetto di ricorso al Tar da parte di Marina di Genova Aeroporto), che ha vantato la conclusione di un accordo con un soggetto privato per la messa a disposizione di spazi da destinarsi ad aree di cantiere. Finora palazzo San Giorgio non ha chiarito di chi si tratti (Spinelli o Enel) né la dinamica della operazione (perché non assegnare ‘direttamente’ al cantiere del ribaltamento spazi liberi o prossimi a diventarlo?), ma anzi, il presidente Paolo Emilio Signorini, quando è stato chiamato a esprimersi pubblicamente sulla questione, ha parzialmente contraddetto quanto riportato nel verbale a proposito del raggiungimento di un accordo sulle aree utile all’aggiudicazione della gara per il ribaltamento.
La richiesta di Spinelli, che al momento ha preferito non commentare, riguarderebbe solo una porzione dell’area rimasta libera, corrispondente grossomodo, secondo quanto ricostruito, a quella cerchiata nella figura in pagina.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY